Colorano le strade della città con le loro acrobazie ed esibizioni, con la loro musica e i loro concerti. A volte vengano attaccati dai residenti infastiditi dalla loro presenza, altre volte vengono allontanati, ma fortunatamente di solito vengono ascoltati, ammirati e applauditi dai passanti. Sono gli artisti di strada che in tutte le città regalano melodie e colori a intere vie. Anche Cagliari ha i suoi artisti che hanno deciso di inseguire una passione e a volte un sogno. Come Francesco Pilutti e Pierpaolo Sedda, in arte Fraskis, un duo nato da una forte amicizia e da una grande passione per la musica.
Francesco Pilutti arriva direttamente da un paesino della zona di Udine e quando gli viene chiesto a che età ha iniziato a suonare sorride, raccontando di un lui bambino che iniziò a muovere i primi passi nella musica suonando un pianoforte giocattolo azzurro di Topolino.
Pierpaolo Sedda invece ha iniziato a ricercare vari suoni tra gli strumenti di uso quotidiano, fra cui le pentole, un qualcosa che si è portato avanti perché ad oggi lui stesso suona per le strade con un set di pentole che lui stesso ha modificato. Entrambi hanno deciso di licenziarsi per fare ciò che li fa stare bene: suonare, cantare e creare.
Cosa volete trasmettere con la vostra musica?
“Tante sfaccettature di noi – dice Francesco -. Nel momento in cui suoni, tendenzialmente se la cosa non è forzata, tiri fuori quello che hai dentro. È un modo anche per entrare in sintonia con chi ti ascolta. Suonando c’è l’idea di portare spensieratezza, leggerezza soprattutto in questo periodo. Facendo questo mestiere vedo passare tantissime persone e quelle che sorridono sono veramente poche. Pensare di poter aiutare anche in questo senso non è male”
Linda Trinchillo, frontwoman dei Nineteenspirit e cantautrice, ha iniziato a suonare per strada in un momento della sua vita nel quale ha deciso di lasciare quelle che lei chiamava “certezze” e la musica, che c’era sempre stata è diventata una luce da inseguire. Ciò che colpisce guardandola esibirsi è un cartello che porta con sé con alcune scritte: sono le idee e il significato di quello che vuole trasmettere con la musica. “C’è una frase che ho letto una volta e mi ha aiutato nei momenti di difficoltà – sottolinea -. Ci sono due regole nella vita: la prima è non mollare mai, la seconda è non dimenticare mai la regola numero uno. Cerchiamo di vivere una vita a misura nostra, realizzare i nostri sogni e andare avanti”.
E’ conosciuta come “L’artista del sorriso” Miayoukou Pélagie Nadège che ha scelto il ‘palcoscenico’ di Cagliari per esibirsi. La sua è una vera e propria necessità di condividere il suo dono. Andare in quelle strade dove lei ha camminato e incontrato occhi intrisi di depressione, per condividere la gioia che lei manifesta. Il suo primo strumento è stato il cembalo, ma ciò che l’attraeva era la chitarra che suo fratello maggiore suonava. Lui inizialmente non le voleva insegnare nulla e solo dopo un patto lo ha spiegato come sonare la chitarra. Per Nadège la musica è trasmettere gioia, catturare i flussi emotivi per suscitare emozioni belle in chi ascolta. “Qualche giorno fa ho incrociato una coppia – racconta – lei era giù perché stanca e lui cercava di stuzzicarla. Allora io mi sono avvicinata cantando e ballando ed entrambi hanno sorriso, tra di loro si è sciolta la tensione. E’ stato bello”.
Giorgia Meloni
