L’amico della Camorra aveva nell’Isola 6 villette. Valgono 2,6 mln, le pagò 150mila euro

La Guardia di finanza ha svelato i beni sequestrati in Sardegna all’amico dei camorristi, Antonio Passarelli, 65 anni, intestatario di un patrimonio stimato in oltre 290 milioni di euro. L’uomo, di fatto, era una sorta di prestanome dei clan, utilizzando anche i suoi familiari. Il 65enne ha accumulato una fortuna in collaborazione con i clan della malavita, come Puca e Di Lauro, ma anche con gli Scissionisti, i Mallardo, i Verde e i Perfetto.

All’uomo arrestato su ordine della Procura di Napoli, sono intestate 639 proprietà più 12 società, 16 autoveicoli e 37 rapporti finanziari. Tra i beni, case e terreni. In Sardegna, per un totale di 2,6 milioni, l’uomo aveva sei villette a Porto Pollo, località turistica nel Comune di Palau (nella foto di copertina). L’operazione, contro il riciclaggio di denaro sporco, è stata condotta in sei province d’Italia.

Gli immobili sequestrati in Gallura riguardano acquisti registrati nel 1998. Quattro villette risultano intestate a Teresa Gervasio, 63 anni, moglie di Passerelli; le altre due al figlio della coppia, Pasquale Passarelli, 45 anni. Le case furono comprati all’epoca per una cifra irrisoria, poco più di 150mila euro, tutte e sei. Il loro valore è stimato intorno ai 2,6 milioni.

I beni sono stati messi sotto sequestro in applicazione delle disposizioni emesse dal Tribunale di Napoli, in base al ‘Codice Antimafia’, su proposta della Procura di Napoli. Secondo quanto riscontrato dagli inquirenti e accertato con una condanna definitiva, l’imprenditore agiva sistematicamente da anni in contiguità con la criminalità organizzata campana: riciclava denaro attraverso fittizie intestazioni e di beni. Fra questi c’erano, appunto, gli appartamenti sequestrati a Porto Pollo.

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