L’ambasciata di Berlino – Auswärtiges Amt – richiama i tedeschi sul furto di sabbia nella nostra Isola. Un monito scritto sulla pagina Facebook. “La Sardegna – si legge nel post – ha alcune delle spiagge più belle d’Italia, come ad esempio qui nella baia di Cala Goloritzè (di cui è allegata la foto). Ma il trasporto di sabbia, pietre e molluschi costituisce un grave problema ambientale. Si tenga quindi presente il divieto”.
La presa di posizione dell’ambasciata di Berlino ha raccolto 201 like e 215 condivisioni. Un centinaio i commenti. Di italiani che vivono in Germania e tedeschi. Sara Chiarinotti ha scritto: “Grazie per questa notizia. La natura della Sardegna sarà felice”. C’è la risposta di Auswärtiges Amt: “Grazie Sara per il tuo commento. Speriamo che il nostro post aiuti un po’ a risolvere il problema. Saluti da Berlino!”.
L’ambasciata invita quindi i tedeschi a seguire “le nostre indicazioni di viaggio e di sicurezza”, sul sito www.diplo.de, visto che per i furti di sabbia sono previste multe molto salate. Tuttavia tra i lettori della pagina scoppia anche una polemica sulle condizioni delle spiagge in Sardegna. Una donna, Brita Stein, scrive senza nascondere il fastidio: “Ho visto in Sardegna una lavatrice sulla spiaggia e sicuramente non era da vacanzieri”. Un’altra tedesca, sposata Matty Sirigu-Leugs, sposata con un sardo, lamenta l’assenza di servizi: “Dovrebbero fare qualcosa di più per i turisti”.
Sulla normativa vigente in materia di furto di sabbia, dall’ambasciata di Berlino ricordano: “Con legge del 26 luglio 2017, il governo regionale della Sardegna ha vietato qualsiasi tipo di raccolta dagli arenili, come sabbia o ciottoli o ghiaia, anche solo in quantità minima. In caso di mancato rispetto si applicano sanzioni da 500 a 3.000 euro“. E poi una sottolineatura: “Il trasporto di sabbia è vietato da tempo, indipendentemente dalla decisione della Regione”.