È durato poco il clima di collaborazione tra la Regione e l’Aias, tanto che il direttore generale dell’assessorato della Sanità, Marcello Tidore, ha deciso di sospendere i lavori del tavolo tecnico che riunisce i rappresentanti di Regione Ats, Aias e Anci “fino a data da destinarsi”. Motivo: l’assenza dei rappresentanti legali dell’Aias o loro sostituti (era presente al tavolo solo il tecnico ragioniere) “non suffragata da alcun preavviso e giustificazione e dalla mutata strategia che la stessa sta adottando nei confronti dell’Ats”, scrive Tidore in una lettera inviata al presidente dell’associazione e al commissario straordinario dell’Ats. Non solo, il dg ha chiesto al commissario straordinario dell’Azienda unica “di valutare la sospensione di tutte le proposte conciliative formulate nel corso dei lavori del tavolo”.
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E sulla vicenda è intervenuto immediatamente Daniele Cocco capogruppo LeU in Consiglio regionale: “Un gravissimo ed incomprensibile atteggiamento da parte dell’Aias che purtroppo si ripercuote come sempre sulla pelle dei lavoratori che da 11 mesi prestano servizio senza percepire lo stipendio. A complicare ulteriormente la situazione, la decisione da parte della dirigenza Aias di trasferire 13 pazienti disabili mentali dal centro di Cagliari-Poetto a quello di Decimomannu, i cui dipendenti versano già in situazioni lavorative disperate, gettando nel caos e nel disorientamento gli operatori sanitari ma specialmente i pazienti e i loro familiari”. Il consigliere chiede al presidente della Regione e all’assessore della Sanità di riferire in Aula “su questa drammatica situazione, auspico un immediato e non più procrastinabile intervento che tuteli i diritti dei lavoratori e dei disabili”.