La vedova di Salvatore Failla: “Vogliamo risposte sulla fine di Salvo e Fausto”

Le notizie sul presunto riscatto pagato dall’Italia per il rilascio dei quattro tecnici della Bonatti sequestrati in Libia significano “che un po’ di luce sta andando a illuminare il buio. Non è andata come ce la hanno raccontata. La versione ufficiale non convince nel modo più assoluto. Dietro la morte di mio marito e del suo compagno di lavoro Fausto c’è qualcosa di indicibile. Ci sono troppe cose che il governo italiano ci sta nascondendo”. Così la vedova di Salvatore Failla, Rosalba Castro, in un’intervista a Qn commenta le ultime notizie a proposito degli ultimi momenti del sequestro di suo marito e degli altri tre ostaggi rapiti in Libia il 19 luglio di un anno fa. Tra questi c’era anche Fausto Piano di Capoterra. Secondo Mustafa Nuah, capo dei servizi segreti libici, per quel rapimento l’Italia versò 13 milioni di euro dopo una trattativa condotta direttamente con i gruppi criminali, ma 24 ore dopo la pubblicazione di questa notizia lo stesso Nuah ha ritrattato le sue affermazioni.

“Le foto di loro in tuta blu nel deserto vicino alla macchina attorno alla quale sarebbe avvenuta la sparatoria in cui sarebbero morti sono una sceneggiata – sostiene Rosalba Castro – la macchina non ha neppure un foro di proiettile. Le immagini vere del luogo della morte sono quelle scattate in un interno, con mio marito che indossa una canottiera bianca. Ma il punto è: dove sono state scattate? E da chi?”

“Da quando siamo ripartiti da Roma, la Farnesina non mi ha detto nulla. I funzionari della Farnesina mi dissero: signora le faremo sapere. Sto ancora aspettando. Manco una telefonata per sapere come stiamo io e le mie figlie. Figurarsi la verità”, dichiara Castro.

“Voglio una risposta dal governo italiano. Cos’è, una vicenda coperta dal segreto di Stato? E comunque, possibile che non ci sia un parlamentare che si mette la mano sulla coscienza e fa un’interrogazione per chiedere la verità?”. Per la donna, l’ipotesi che Salvatore Failla sia stato ucciso da ‘fuoco amico’ nello scontro con la polizia di Sabratha durante un blitz “è una possibilità, l’altra è che li abbiano uccisi i rapitori per fare pressione sul governo italiano, che a quel punto ha pagato. Ma sono solo ipotesi. Io lo chiedo al governo italiano: avete la coscienza sporca? Come è andata? Quando, quanto, come abbiamo pagato? Chi? Dove sono finiti i passaporti di Salvo e Fausto? Perché si è dato il via libera agli americani a bombardare Sabratha pur avendo 4 ostaggi detenuti in zona? Aspetto risposte. Le pretendo”.

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