Vassile è arrivato in Sardegna dieci anni fa. Da allora non ha mai smesso di lavorare nei campi: ha raccolto pomodori e carciofi, ha imparato a fare il vino e ora sa guidare anche il trattore. Nel suo “curriculum” c’è addirittura un’esperienza come manovale in Gallura. Tutte queste esperienza hanno qualcosa in comune: Vassile ha sempre lavorato in nero. Anzi, verrebbe da dire in “grigio”. Perché nel suo contratto e nella sua busta paga i giorni di lavoro sono sempre gli stessi: cinque al mese. Ma tutti sanno che non è così. Vassile in realtà lavora 6 giorni su 7, ogni settimana, e non ci sono festività per lui perché i raccolti vanno seguiti costantemente in ogni stagione. “Tutte le mattine mi sveglio all’alba, vado a piedi in campagna e lavoro per 8 ore. Poi, quando ho finito, posso pranzare e riposarmi”.
Sfruttamento? “No, non mi sento sfruttato, perché anche altri lavoratori sono nelle mie stesse condizioni. Alcuni anche peggio. Io sono contento di fare questo lavoro perché è molto faticoso ma mi piace”. Grazie al suo lavoro, con il passare degli anni Vassile è riuscito a far arrivare nell’isola la sua famiglia. Tra i suoi progetti, di sicuro sa che non ci sarà una pensione. “Ogni mese riesco a mettere soldi da parte. Quando avrò raccolto una buona cifra, tornerò nel mio Paese e lì deciderò cosa fare per il resto dei miei anni. La Sardegna mi ha accolto bene. Ricordo ancora che quando sono arrivato non sapevo bene che lavoro fare. Poi ho iniziato a conoscere il mondo delle campagne, e così ho deciso di lasciare dei bigliettini all’ingresso di tutte le aziende agricole della zona. Nel giro di un mese mi hanno chiamato in quattro o cinque per propormi un lavoro. Io ho scelto le due proposte migliori: di mattina facevo un lavoro, di sera un altro. È così che ho messo da parte i soldi per pagare l’affitto e far arrivare la mia famiglia”. Vassile sembra accettare queste condizioni, ma poi chiarisce. “Non posso lamentarmi, anche perché se mi lamento perdo il posto. So di non avere gli stessi diritti di uno nato in Sardegna, e so che devo lavorare duro per riuscire a guadagnare qualcosa”.
Michele Spanu
Twitter @MicheleSpanu84
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