La onlus che cerca di salvare i cani dalla strada e dall’abbandono: l’impegno di Bau club contro il randagismo nell’Isola

di Beatrice Perri

Ogni anno migliaia di animali, tra cui cani, vengono abbandonati in Italia, un fenomeno che non risparmia la Sardegna. Elena Pisu, portavoce della Bau Club Società Cooperativa Sociale Onlus, racconta l’impegno di questa realtà attiva dal 2009 nella gestione di quattro canili: “Tana di Bau”, con sedi operative a Quartu, Villacidro, Ortacesus e Terralba. Prima di stipulare convenzioni con i Comuni, la cooperativa si autofinanziava grazie alle donazioni dei privati. Oggi, producono gadget per farsi conoscere e attirare visitatori nei canili, anche se godono di grande notorietà e hanno dei fedelissimi che vengono spesso a trovarli portando aiuti al canile.

La missione della Bau Club Onlus è chiara: trovare una famiglia per ogni ospite del rifugio, promuovendo adozioni consapevoli e durature. Ogni giorno dell’anno, i volontari si recano nei canili per nutrire gli animali, pulire gli spazi e assicurarsi che vivano in condizioni dignitose. Questo richiede sacrificio e sensibilità, un impegno costante per aumentare il numero di adozioni.

Secondo il XIII Rapporto Animali in Città di Legambiente, il 2023 è stato un anno da “bollino rosso” per l’Italia nella gestione degli animali d’affezione: 85.000 cani abbandonati (+8,6% rispetto al 2022) e 358.000 randagi. Le criticità maggiori si registrano in regioni come Lazio, Sicilia, Campania, Puglia e Calabria, che da sole contano 244.000 cani randagi. Anche la Sardegna non è immune al problema, con numerosi casi di abbandono e cani che vivono in condizioni precarie nell’entroterra.

Il randagismo è una piaga che non si limita a causare sofferenza agli animali: ha anche ripercussioni sociali, ambientali ed economiche. Adottare un cane da un rifugio significa salvare una vita, ma è fondamentale farlo con consapevolezza. Troppe persone adottano o comprano animali senza essere pronte a prendersene cura, contribuendo al circolo vizioso di abbandoni. Un altro aspetto oscuro è il mercato nero dei cani di razza, alimentato da compratori inconsapevoli che cercano di risparmiare, sostenendo invece traffici illeciti e crudeli. Questi animali spesso arrivano in condizioni disumane, con malattie genetiche e senza alcun rispetto per il loro benessere.

La Sardegna è anche teatro di storie di maltrattamento e abbandono. Basta un giro nell’agro per vedere cani trattati come oggetti, incatenati a una vita solitaria. In questo contesto, i canili rappresentano un rifugio prezioso, gestiti da volontari che dedicano tempo e risorse per rendere meno dura la vita degli animali senza padrone.

Sensibilizzare è essenziale: adottare responsabilmente, non comprare animali e riflettere bene prima di prenderne uno sono passi fondamentali per combattere il randagismo. Ogni cane merita una casa e una famiglia che lo ami per tutta la vita. Chi ama davvero gli animali sa che il rispetto e la cura iniziano con scelte consapevoli.

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