“Noi non guardiamo più il cielo. Le timide luci degli astri sono state cancellate dalle nostre notti, fagocitate dall’illuminazione artificiale e impallidite di fronte alla nostra indifferenza. Ma, nel passato, il rapporto tra l’uomo e il cielo era molto diverso. Nelle scure notti dei nostri antichi progenitori, spesso passate all’ addiaccio, il cielo si popolava di figure fantastiche: divinità lanciate su velocissimi carri, barche cariche di mitici eroi che solcavano l’oceano celeste, rozzi utensili della vita quotidiana, spaventosi animali ostili. “ (G. Cossard – Cieli Perduti – UTET). Guido Cossard è Presidente dell’Associazione di Ricerche e Studi di Archeoastronomia Valdostana. Attivo conferenziere ha pubblicato numerosi testi tra cui Storia e riti di Capodanno (1999), e per la UTET ha collaborato all’Atlante dell’universo (1998). In considerazione del contributo dato nel campo dell’archeoastronomia, nel 2005 la International Astronomical Union gli ha dedicato il pianetino (4993) 1983 GR, che da allora si chiama Cossard. Lo studioso sarà protagonista di due incontri-dibattito in Sardegna. Il primo aprile, nella Sala Fondazione di Sardegna in via S. Salvatore da Horta a Cagliari, intitolato “Le stelle degli antichi”, con la partecipazione di Paolo Littarru e Mauro P. Zedda. Il secondo, “La luna degli antichi”, a Paulilatino, nel Museo Palazzo Atzrori, con la partecipazione di Littarru e Zedda e i saluti del sindaco Domenico Gallus.
Sardinia Post si ferma, la solidarietà della Giunta Todde
La presidente Alessandra Todde e tutta la Giunta regionale esprimono la loro vicinanza ai giornalisti di Sardinia Post, rimasti senza lavoro…