Festa del 25 aprile in tutte le principali città della Sardegna per il 77° anniversario della liberazoine dal nazifascismo. Un giorno dichiarato festa nazionale nel 1946 dal Governo De Gasperi, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo di quell’esperienza collettiva chiamata Resistenza e unire così l’Italia in vista del grande sforzo di ricostruzione che l’attendeva.
A Quartu, c’è stata la consueta deposizione della corona sopra il monumento ai caduti nella centralissima piazzetta dedicata a questa giornata, tra il Palazzo Comunale e lo storico edificio di Sa dom’e farra. Il sindaco Graziano Milia, la presidente del Consiglio Comunale Rita Murgioni e una folta rappresentanza della Giunta e del Consiglio comunali si sono dati appuntamento alle 10 (nella foto).
“Il 25 Aprile segna un momento rilevante della nostra storia, forse il momento più importante in assoluto per lo Stato Italiano, perché è la consacrazione dei mesi in cui il popolo italiano riuscì a diventare una comunità coesa – ha commentato Milia -. Superando tutte le provenienze culturali e politiche si riuscì a stare uniti per affrontare le difficoltà di un Paese occupato. Quell’esperienza ha consentito all’Italia, pur avendo perso la Seconda Guerra Mondiale, di avere un ruolo in Europa, di essere addirittura uno dei soggetti fondatori dell’Unione Europea. Ecco perché dobbiamo guardare a quella stagione con sempre rinnovato interesse”.
A Sassari, la bandiera dell’Ucraina ha sventolato accanto al tricolore per celebrare il 25 aprile. Il drappo blu e giallo è stato esposto nel balcone centrale di Palazzo Ducale e all’interno, negli spazi dedicati alla cerimonia alla quale erano presenti le autorità civili e militari, l’Anpi e le altre associazioni combattentistiche e d’arma e la cittadinanza. Il cortile del Comune, infatti, dopo due anni di pandemia, era di nuovo colmo di persone e bandiere, per ricordare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, 77 anni fa.
L’Inno nazionale ha dato inizio alla cerimonia. Subito dopo gli interventi della prefetta di Sassari, Paola Dessì, del presidente della sezione di Sassari dell’associazione nazionale Partigiani d’Italia, Thomas Arras, e del sindaco Nanni Campus. A seguire, la deposizione delle corone d’alloro, in onore ai caduti, presso la lapide dedicata al 25 Aprile.
Celebrazioni anche a Oristano. “I valori che quasi 80 anni fa hanno ispirato la lotta di liberazione sono gli stessi che oggi devono darci la forza per sostenere lo sforzo del popolo ucraino contro una guerra incomprensibile e fuori dal tempo è dalla logica. Dalla nostra festa della liberazione deve partire un forte messaggio di pace, di democrazia e libertà”. Così ha detto il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, durante le celebrazioni davanti al Monumento ai Caduti di piazza Mariano, Il primo cittadino, la Giunta comunale e il Vice Prefetto vicario Giuseppe Rania hanno deposto una corona di fiori e ricordato i valori di libertà e democrazia “che hanno ispirato la resistenza e condotto al riscatto della nazione, alla conclusione della Seconda Guerra mondiale e alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo”.