La guerra ai rifiuti del Corpo forestale: 457 operazioni, denunce e sequestri

Per il contrasto all’abbandono di rifiuti e alle discariche abusive sono state 457 le operazioni svolte dall’ispettorato di Cagliari del Corpo forestale tra aprile e settembre. Il risultato è una pioggia di denunce e sanzioni che hanno colpito anche ‘insospettabili‘ sorpresi ad abbandonare spazzatura per strada o rintracciati dopo l’analisi dei rifiuti abbandonati. In tutto sono state 19 le persone denunciate, 44 le discariche abusive sequestrate, 5 gli automezzi confiscati perché utilizzati per lo smaltimento illegale dei rifiuti, 44 le sanzioni amministrative per un importo complessivo di 85mila euro e 146 i cumuli di rifiuti e le discariche segnalate ai Comuni. Non c’è un identikit dei trasgressori, il fenomeno è vasto. “Tra le operazioni più significative si evidenziano quelle effettuate nella zona dell’Area metropolitana di Cagliari – spiegano dal Corpo forestale -. Dai servizi effettuati emerge che gli autori degli illeciti appartengono a eterogenee categorie sociali e risultano sia esercenti di varie attività produttive, sia privati cittadini”.

A Cagliari, nella zona di Monte Claro una pattuglia del Corpo forestale ha sorpreso una donna, in auto con un bambino, che dopo aver parcheggiato in una piazzola piazzola gettava alcuni sacchi di spazzatura nella cunetta. Alla donna, che è stata obbligata a riprendersi i rifiuti, il gesto è costato una sanzione di 600 euro. Nella zona vicino al Ponte della Scaffa, vicino a Santa Gilla, gli agenti hanno trovato un cumulo di rifiuti e li hanno controllato. Dalle verifiche è emerso che i sacchi contenevano dati sensibili dei pazienti di una professionista che si era disfatta del suo archivio. “Trattandosi di un’impresa alla stessa è stata contestata una sanzione di 6.500 euro (regolarmente pagata) e imposto lo sgombero dei rifiuti – spiegano -. L’operazione è stata regolarmente conclusa, infatti in caso di inottemperanza sarebbe proseguita l’azione penale”. Lo stesso è capitato nella vicina via San Paolo dove il controllo di scatoloni abbandonati a bordo strada ha permesso di risalire a un’agenzia immobiliare e i responsabili, dopo aver traslocato e cambiato ufficio, avevano buttato l’archivio e la vecchia attrezzatura. Anche in questo caso è scattata la sanzione da 6.500 euro per i colpevoli, che sono poi stati costretti a smaltire in modo regolare i rifiuti. Sempre su quel fronte di Cagliari, vicino a via San Simone, in due diverse circostanze “sono stati sorpresi due camion che trasportavano illegalmente rifiuti e si approssimavano ad abbandonarli nelle sponde dello stagno di Santa Gilla – spiegano dal Corpo forestale -. In questo caso si è proceduto al sequestro penale dei veicoli a cui poi seguirà la denuncia alla Autorità giudiziaria e la confisca”.

Nelle campagne di Selargius sono state sequestrate tre discariche “di rifiuti anche pericolosi che poi venivano periodicamente bruciati e interrati”. In questo caso sono state sei le persone complessivamente denunciate. Un’altra zona calda per l’abbandono dei rifiuti è quella vicino al bacino del Simbirizzi, nel territorio quartese. “Gli interventi del Corpo forestale nonostante la impegnativa campagna antincendi hanno portato a contestare otto sanzioni amministrative per un importo complessivo di 18mila euro e accertare la responsabilità penale di almeno quattro sversamenti di rifiuti mediante camion, a carico di due persone”. L’ispettorato di Cagliari del Corpo forestale ha svolto diverse operazioni anche nella Provincia del Sud Sardegna. “A Guamaggiore, in località Uvini, alcune persone extracomunitarie ma residenti da anni nella Trexenta sono state sorprese mediante filmati mentre abbandonavano dei cumuli di rifiuti raccolti nei dintorni e, per estrarre il metallo per rivenderlo, li incenerivano in orario notturno – si legge nella nota-. L’attività documentata dal personale del Corpo forestale ha portato al sequestro dell’area, al sequestro e confisca del camion utilizzato e alla denuncia di quattro persone, di cui tre extracomunitari e un cittadino italiano residente a Guamaggiore e proprietario del terreno”. Una discarica abusiva di rifiuti speciali è stata scoperta anche a Piscina Rei, nel territorio di Muravera: l’area è stata sottoposta a sequestro penale e due persone sono state denunciate.

“Il fenomeno della abbandono dei rifiuti si sta manifestando in tutta la sua gravità con pesanti ripercussioni sull’ambiente, sulla salute delle persone, sul paesaggio nonché di grave danno economico per la perdita di appeal del territorio ai fini del turismo e per gli ingenti costi di bonifica che gravano sui Comuni e dunque sui contribuenti – commentano -. Il Corpo Forestale è impegnato in prima linea con un grande impiego di risorse umane e strumentali specialistiche per contribuire ad arginare il fenomeno. Fra le tecniche di polizia ambientale adottate, è intenso il ricorso alla video sorveglianza, nonché il forte orientamento delle indagini contro gli autori di sversamenti seriali, al fine bloccarne offensività mediante confisca dei camion utilizzati”.

Il Corpo forestale invita i cittadini a chiamare il numero 1515 per segnalare le situazioni che permettendo di risalire ai responsabili, magari con l’aiuto di fotografie e con l’anonimato garantito. “Si sensibilizzano i cittadini e le imprese a non affidare mai a soggetti improvvisati lo sgombero dei propri locali e dunque al trasporto dei materiali di risulta fra i quali anche rifiuti – concludono -. Tali soggetti infatti sono dediti a trattenere tutto ciò che ha un valore residuo e a gestire illecitamente i rifiuti, sia sversandoli sul territorio che attraverso la combustione. Le imprese devono rivolgersi ad aziende specializzate dotate delle prescritte e specifiche abilitazioni, mentre i cittadini devono rivolgersi ai rispettivi Comuni, anche in caso di rifiuti pericolosi o ingombranti”.

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