Disavventura per un gruppo di speleologi che ieri sono rimasti bloccati durante una perlustrazione nella grotta di Ispinigoli a Dorgali. L’allarme è arrivato alle 22 e 15 di venerdì con una chiamata da parte di un loro amico informato dell’esplorazione che, a seguito del ritardo, ha allertato i soccorsi. Immediata la partenza dei tecnici specializzati del Soccorso alpino provenienti dalla stazione di Nuoro che questa mattina hanno concluso le operazioni di recupero.
La grotta di Ispinogoli è parte del più ampio complesso carsico Ispinigoli-S. Giovanni Su Anzu – Sos Jocos, tre cavità naturali che comunicano tra loro e il cui sviluppo raggiunge i 18 chilometri. Non essendo stati individuati nei tre ingressi, è stata avviata la ricerca all’interno delle cavità partendo da Ispinigoli. Mentre una prima squadra di soccorritori ha avviato la ricerca da Ispinigoli, alle 4 e 30 si è immersa una squadra di speleosubacquei del Soccorso alpino dall’ingresso di S. Giovanni – su Anzu cavità completamente allagata, ed è riuscita a trovare i dispersi in una parte asciutta della grotta, infreddoliti ma stanno bene.
I sette speleologi, entrati dalla grotta di Ispinigoli, avevano programmato l’uscita da San Giovanni Su Anzu che però hanno trovato completamente allagata e sono riusciti a proseguire. La loro posizione risultava a oltre un chilometro dall’ingresso dell’altra cavità di Sos Jocos. La squadra degli speleosub è entrata una seconda volta con delle sacche stagne contenenti viveri e abbigliamento caldo, mentre un’altra squadra li ha raggiunti da Sos Jocos per poi accompagnarli verso l’uscita.
Nella manovra di recupero sono impegnati circa 30 tecnici provenienti dalle stazioni di Nuoro, Sassari, Iglesias e Cagliari. Presenti sul posto anche i Carabinieri della Stazione di Nuoro.