Otto anni senza un presidente, quattro senza un Consiglio direttivo. È davvero strano il caso del Parco nazionale dell’Asinara. Se si va a vedere l’organigramma si trovano tante caselle vuote e guarda caso sono tutte di nomina politica. A queste caselle vengono affiancate organi istituzionali provvisori, come quello del Commissario straordinario. Una straordinarietà che si ripete puntualmente ad ogni scadenza di mandato del Commissario di turno nominato dal ministro dell’Ambiente.
L’ultimo in ordine di tempo è l’ex sindaco di Ozieri, Giovanni Cubeddu. A febbraio, quando venne ufficializzata la scelta del ministro Pichetto Fratin, il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, aveva espresso tutto il suo rammarico per una decisione che ancora una volta aveva estromesso un rappresentante di Porto Torres al vertice dell’Ente Parco. Ma, oltre a questo, c’era anche la comprensibile insoddisfazione del primo cittadino turritano nel vedere ancora una volta preferita la carta della provvisorietà della nomina a discapito di un presidente a tutti gli effetti che possa dare continuità ad un lavoro e ad un impegno in una delle realtà più importanti del Nord dell’Isola e della Sardegna intera.
Non manca molto alla scadenza dei sei mesi di mandato di Cubeddu e, a questo punto, bisogna capire se il ministero opterà per una proroga, comunque sempre provvisoria, o se invece si potrà finalmente dare all’Ente parco un Presidente, una Giunta esecutiva e un Consiglio direttivo. Servirà un’intesa con la Regione ma forse, ancora di più, sarà necessario che dal ministero arrivi una decisione che abbia come unico fine il futuro dell’Ente.
Massimo Angelo Sechi