La flotta sarda non c’è più, gli imprenditori galluresi: “La resuscitiamo noi”

I collegamenti costano troppo ed allora alcuni imprenditori turistici hanno deciso di consorziarsi per avere una nave che colleghi la Sardegna con la Penisola. E’ l’idea di Go in Sardinia, una società che riunisce al suo interno un Consorzio di operatori del Nord dell’isola che “stanchi dell’isolamento hanno deciso di unire le forze – ha spiegato per il Consorzio operatori di Santa Teresa, Gianpaolo Scano, uno dei promotori dell’iniziativa – e così da giugno e sino a settembre il porto di Olbia sarà collegato giornalmente con Livorno e Civitavecchia”. “L’intera operazione di noleggio avrà un costo di otto milioni di euro per tutta l’estate – ha aggiunto Scano – al momento sono in corso delle trattative riservate con operatori marittimi per il noleggio delle imbarcazioni”. Si parla, fra le altre, della nave Kriti, una charter turistico costruito in Giappone e acquistato dal gruppo Anek, che può trasportare 1.200 auto e 1.600 persone. La “flotta gallurese” nasce per “riportare i turisti nell’Isola”, ha sottolineato il gruppo di imprenditori, guidati da Scano. Sono oltre 60 le imprese turistiche che hanno acquistato quote della società consortile Go in Sardinia nata in febbraio; si tratta per lo più di titolari di imprese a conduzione familiare o di media grandezza che sperano di riuscire ad andare in pareggio con le spese di noleggio, e di riempire le strutture ricettive grazie ai prezzi competitivi. Chi sceglierà la flotta “Gallura” spenderà mediamente dal 20 al 50% in meno rispetto alle tariffe di altre compagnie. L’operazione di vendita dei biglietti sarà gestita dal tour operator di Go in Sardinia e sarà aperto un portale per le prenotazioni on-line.

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