“È doveroso esplorare ogni strada per garantire ai sardi il servizio migliore e per non disperdere la professionalità acquisita dalle centinaia di lavoratori del settore, primi fra tutti quelli di Air Italy”. Sono le parole che il presidente della Regione, Christian Solinas ha utilizzato per giustificare i 300mila euro stanziati con la Finanziaria per lo studio di fattibilità per una flotta aerea sarda.
Già alla presentazione dell’emendamento, poi passato, alla manovra era arrivata la contestazione dell’opposizione. Ora che che quei 300mila euro sono stati stanziati, solleva le sue non poche perplessità Paolo Maninchedda che punta il dito proprio contro il presidente Solinas: “Non ha imparato, è recidivo”, scrive Maninchedda sul sito Sardegna e libertà.
“Il nostro Solinas – spiega – non è nuovo a queste avventure. Fu lui, da assessore dei Trasporti, a creare la flotta sarda, quella affidata alla Saremar che chiuse con 6 milioni di perdite per aver continuato a noleggiare le navi anche d’inverno e averle tenute ferme in porto. L’idea originaria era noleggiare le navi solo d’estate, ma lui no, decise diversamente e noi, tutti, pagammo. Fu lui a creare i presupposti del fallimento Saremar, quello che turbò le notti della Giunta Pigliaru che dovette liquidare Saremar e sanare il buco. La stessa persona oggi mette a correre 300.000 euro per studiare di rifare la stessa cosa nei cieli. Dal buco marino al buco aereo”.
Maninchedda parla di “cortina fumogena”. “La continuità territoriale aerea attuale finisce a maggio – sottolinea -. Il problema è questo oggi, e non è un problema da poco. Poniamo che la Regione riesca in qualche modo ad arrivare a dicembre per poi procedere alla nuova gara. La consulenza dovrebbe arrivare a conclusione in termini tali da risultare utile per la costituzione di una nuova compagnia entro i termini di una nuova gara. Siamo alla follia”.
Poi spiega: “Una società sarda a totale capitale pubblico dovrebbe essere competitiva col privato nel contenere i costi, generare utili ed essere capace di investirli nell’abbattimento ulteriore delle tariffe – evidenzia Maninchedda -. Solinas, anziché impegnarsi nell’allargamento della continuità territoriale ad altre rotte oltre Roma e Milano, pensa di rifare entro il 2022 una società pubblica sarda più efficiente della più efficiente delle private che comunque voli solo tra Roma e Milano. Una follia cui non crede neanche lui, ma che un sistema gli consente di replicare con lo stesso scopo propagandistico e dissipatorio della prima”.
Secondo Maninchedda: “Non vuole fare una compagnia – ribadisce – vuole parlarne e le sue chiacchiere valgono 300.000 euro. Nostri”.