Era stato realizzato nel 2010, ma non era mai entrato in servizio per quella che dovrebbe essere la sua funzione principale. Ora, grazie alla collaborazione tra il Comune di Carbonia e l’associazione di volontariato ‘Le rondini‘, nasce Domo Noa: il primo centro di domotica in sardegna dedicato ai disabili. “Uno spazio appositamente strutturato e idoneo a favorire il processo di crescita e di integrazione sociale di persone disabili con forti bisogni di accompagnamento, al recupero di una relazione sociale e di autonomie personali per la propria cura e gestione quotidiana – spiegano gli organizzatori -. I principali fruitori saranno disabili fisici e motori, disabili intellettivi e relazionali, soggetti con disabilità sensoriali e disabili gravissimi tracheotomizzati“.
Grande soddisfazione per l’apertura da parte della sindaca di Carbonia. “Un’opera incompiuta che finalmente potrà prendere corpo favorendo lo sviluppo di una città sempre più moderna e inclusiva – commenta Paola Massidda -. Un progetto innovativo, unico in Sardegna, in grado di favorire la socializzazione, l’emersione delle potenzialità personali per rafforzare il senso di autostima e creare, attraverso processi di compartecipazione, il coinvolgimento delle famiglie. Il tutto, attraverso il lavoro di figure specializzate che opereranno in stretta sinergia con i volontari dell’associazione ‘Le Rondini’, che di recente di è distinta per il meraviglioso progetto ‘Isola del Cuore’, attuato a favore dei disabili nella spiaggia di Maladroxia“.
Per l’assessora ai Servizi sociali, Loredana La Barbera, “si tratta di una struttura d’eccellenza e siamo orgogliosi che la nostra città possa fregiarsene, garantendo un servizio fondamentale per i disabili con attività mirate al sostegno e alla consulenza psicologica, all’attività di integrazione sociale, alla terapia occupazionale, ai laboratori di gruppo, alle attività motorie e alla consulenza tecnica per il miglioramento dell’accessibilità”. Giovedì 28 novembre ci sarà l’inaugurazione ufficiale con i rappresentanti del Comune assieme alla presidente dell’associazione ‘Le rondini’ Franca Boi e al direttore scientifico Leonardo Tola.