La coop di Nuoro che assiste i malati psichiatrici: “Regione e Ats assenti”

“Il diritto alla cura nella salute mentale in Barbagia non si distrugge, si tutela”: è lo slogan della cooperativa sociale Approdi di Nuoro (nella foto), i cui dipendenti hanno incontrato questa mattina i giornalisti per denunciare la grave situazione di disagio che stanno vivendo non potendo avere dall’Ats e dalla Regione i fondi necessari per i malati psichiatrici che dal 2012 curano in comunità.

“Dal settembre scorso ci stanno bloccando gli inserimenti, perché stanno cercando di stabilire i tetti di spesa per ogni paziente senza tenere conto dei reali bisogni di cura del territori – ha detto Giovanna Murgia, responsabile della struttura -. Oggi nella nostra coop ci sono tre pazienti a fronte di otto che dovrebbero essercene per tenere in piedi una struttura regolarmente accreditata come la nostra. Una struttura che prevede un’equipe composta da 15 professionisti. Siamo allo stremo perché non riusciamo a far fronte alle spese di gestione. Da settembre dall’assessorato alla Sanità non ci hanno fatto sapere più niente. Se non ci daranno risposte a brevissimo, noi siamo nelle condizioni di dimettere anche i tre pazienti che abbiamo e di tornarcene tutti a casa”.

Presenti alla conferenza stampa le famiglie che si appoggiano alla struttura. “Il percorso in comunità è stato una salvezza per mio figlio – ha detto una mamma – forse se i politici della Regione avessero avuto esperienza diretta del problema della salute mentale si sarebbero decisi a rafforzare piuttosto che a distruggere questa struttura”. A dare una mano nella battaglia per la comunità Approdi la neodeputata del M5S di Nuoro, Mara Lapia, che ha spiegato: “Sono venuta a conoscenza di questa situazione da poco, per quanto mi riguarda farò di tutto per evitare che una realtà come Approdi nel territorio di Nuoro muoia”.

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