La Cassazione fissa l’udienza fra tre mesi, il medico di Cospito: “Ad aprile sarà morto”

La decisione della Cassazione sul ricorso avanzato dal difensore di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da tre mesi contro il regime del 41 bis disposto nei suoi confronti per quattro anni, arriverà il 20 aprile. Cospito è attualmente detenuto nel carcere di Sassari. “Il 20 aprile Alfredo sarà morto”, ha replicato la dottoressa di fiducia che segue le condizioni di salute dell’anarchico.

Il difensore ha immediatamente presentato una istanza per chiedere una anticipazione dell’udienza, al fine di ottenere la trattazione del ricorso in tempi compatibili con le condizioni di salute dell’uomo. L’anarchico infatti digiuna da quasi 100 giorni. Uno sciopero della fame ad oltranza che lo ha portato a dimagrire di oltre 40 chili passando da 118 a 78 kg. Nei giorni scorsi il difensore ha presentato una istanza al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per chiedere la revoca del carcere duro fondata sulle motivazioni di una sentenza depositata successivamente alla decisione del tribunale di Sorveglianza.

Angelica Milia, la dottoressa di fiducia che segue le condizioni di salute di Cospito, non ha usato mezzi termini commentando la notizia che la Cassazione ha fissato al 20 aprile la trattazione del ricorso presentato dall’avvocato di Cospito, Flavio Rossi Albertini. “Il 20 aprile sarà morto. Un’attesa così lunga – ha detto Milia – non è compatibile con le condizioni fisiche di Alfredo. Non può aspettare tanto e non può continuare a stare nel carcere di Sassari. Le sue condizioni di salute richiedono il trasferimento in una struttura che possa garantirgli l’assistenza sanitaria necessaria. La situazione è veramente al limite, potrebbe avere un crollo da un momento all’altro, e a quel punto dovrà essere ricoverato e alimentato forzatamente. Solo che lui ha già lasciato scritto che rifiuta l’alimentazione forzata. E allora cosa succederà?”

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