“Concordia ha varie caratteristiche che la rendono speciale: oltre ad essere l’avamposto umano più isolato al mondo è l’unica base in tutto l’Antartide gestita in cooperazione tra nazioni. Su una delle due torri, nascoste da questo avvallamento, sono infatti issate tre bandiere: Francia, Europa e Italia. Qua nella foto, sotto la Via Lattea, sventolano invece quelle della Sardegna e della Bretagna, rispettivamente di fianco a me e al mio collega francese Dennis Appéré“. Lo scrive sulla sua pagina Facebook, Marco Buttu, originario di Gavoi, ingegnere elettronico e ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), attualmente impegnato in un periodo di sperimentazione nella base Concordia al Polo Sud, dove era già stato un paio di anni fa.
“L’Europa non è bella solamente per i paesaggi eterogenei ma anche per le differenze culturali che la caratterizzano – scrive l’ingegnere nel suo profilo social -. Mi sento cittadino del mondo, di un mondo che sogno privo di barriere fisiche e mentali, pacifico. Un mondo dove chiunque si possa spostare liberamente da un luogo all’altro senza restrizione alcuna. Ma un mondo comunque variegato e non appiattito su una cultura globale e un pensiero unico. Vi mando un caro saluto dall’Altopiano dove la temperatura di -55°C ci fa assaporare un clima estivo, mentre un crepuscolo rosso, adesso alle undici del mattino, lascia intuire che il sole è ansioso di sorgere. Tra 24 giorni lo rivedremo, seppur per qualche minuto”.
Il ricercatore spiega anche come è stato realizzato lo scatto: “Primo piano illuminato da Quentin Perret con la torcia frontale, scatto con 25 secondi di esposizione, Sigma 14mm 1.8 @ 2.2, Canon 5d Mark IV @1600 ISO”.
Credits: Marco Buttu – Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) – Institut polaire français Paul-Emile Victor (IPEV)