La Keller Elettromeccanica Spa in liquidazione è fallita. La Sezione fallimentare del Tribunale di Cagliari ha, infatti, rigettato le richieste di amministrazione straordinaria dell’azienda, che costruiva vagoni ferroviari, con stabilimenti a Villacidro (Medio Campidano) e a Carini, in Sicilia, per un totale di circa 700 dipendenti tra gli stabilimenti sardo e siciliano. Si è in attesa che in Tribunale venga data ufficialità alla notizia. Il commissario giudiziale, l’avvocato Nicola Maione, nominato dal tribunale di Cagliari per verificare la sussistenza dei requisiti per l’amministrazione straordinaria, aveva un mese fa presentato una relazione al giudice delegato Vincenzo Amato, affermando di ritenere che esistessero le prospettive di recupero dell’equilibrio economico dell’azienda ed esprimendo una valutazione favorevole all’ammissione di “Keller Elettromeccanica Spa in liquidazione” alla procedura all’amministrazione straordinaria.
“La notizia appena giunta – sostiene la Fsm Cisl – rappresenta un ulteriore e gravissimo danno all’economia malandata del Medio Campidano e più in generale della Sardegna”. “Premesso che intendiamo attendere il dispositivo della sentenza prima di esprimere un giudizio definitivo – commenta il segretario provinciale di Cagliari del sindacato, Marco Angioni -, restiamo quanto meno stupiti per la decisione del tribunale di Cagliari di rigettare le richieste di amministrazione straordinaria per l’azienda viste le precedenti valutazioni favorevoli dal parte del commissario giudiziale Nicola Maione e del ministero dello Sviluppo economico. Ci eravamo illusi che la fabbrica potesse essere salvata e che già dal prossimo gennaio potessero cominciare a rientrare al lavoro sessanta operai”. Secondo il segretario generale della Fsm Cisl sarda, Giancarlo Sanna, “la chiusura definitiva della Keller rappresenterà un durissimo colpo per un territorio, il Medio Campidano, già profondamente colpito dalla crisi”. Da parte della Fsm Cisl, della Fiom Cgil e Uil territoriali la richiesta di un incontro urgente al presidente della Giunta Francesco Pigliaru e all’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras.