Il Tribunale di Tempio finisce sotto accusa. Al Csm, il Consiglio superiore della magistratura che è l’organo di governo di pm, gip e giudici, è arrivata la protesta dell’Avvocatura. L’Ordine che raccoglie i legali del territorio ha scritto alla Sezione disciplinare del Csm mettendo in evidenza tutta una serie di “gravissimi” rilievi. Incluso un karaoke a palazzo. Una gara canora tra le toghe.
Sull’esposto ne ha dato notizia ieri Il Riformista. Stando a quanto riportato dal quotidiano di Piero Sansonetti, “nel comportamento di alcuni magistrati si ravvisano elementi di inidoneità a rivestire il ruolo”. Soprattutto la Sezione civile sarebbe “completamente paralizzata”. Ma in generale sono troppe le cause ferme, una “incredibile mole di arretrati” a cui si affiancano “assurdi comportamenti dei magistrati e una gestione delle udienze e dei fascicoli fuori dalle regole processuali“.
Nel mirino finisce pure il presidente del Tribunale, Giuseppe Magliuolo, a cui viene imputato il fatto di occuparsi “di poesie sui social anziché di sentenze”, riporta ancora Il Riformista. Si parla poi di una multa di 50mila euro che un magistrato ha inflitto agli avvocati, a cui sono stati imputati i ritardi nella chiusura del processo.
Non è la prima volta che gli avvocati del Foro di Tempio provano a puntare i fari sul tribunale. Ma sinora sono caduti nel vuoto gli esposti presentati al ministero della Giustizia. Di qui la decisione di far entrare in gioco il Csm attraverso la sezione disciplinare. I legali della Gallura sperano che questa sia la volta buona. E finalmente si faccia chiarezza su quanto sta accadendo a Tempio, nel palazzo di una giustizia che non sta funzionando, a sentire gli avvocati.