Js19. Joint stars 2019. Che significa ‘Stelle comuni’. Sono i giochi di guerra di quest’anno, l’attività miliare che sta andando in scena nei poligoni della Sardegna con partenze degli aerei da Decimomannu. Da lì Mar Tirreno, Roma, Taranto, Brindisi, Poggio Renatico, Trapani, Pisa, Pratica di Mare, Amendola, Sigonella, Grosseto, Licola. Sul sito istituzionale della Difesa i toni sono da esaltazione.
Il ministero presenta così l’esercitazione: “Oltre 2.000 uomini schierati, più di 25″ i mezzi aerei impiegati “tra velivoli ed elicotteri”, con “decine di mezzi terrestri, navali ed anfibi che saranno impegnati in intense attività addestrative diurne e notturne”. La Js19 è classificata come “l’attività addestrativa di maggiore rilevanza nazionale“. Si legge ancora: “È organizzata e gestita direttamente dallo Stato Maggiore della Difesa per il tramite del suo ‘braccio operativo’, ovvero il Comando di vertice interforze (Coi).
La Joint stars 2019 è partita il 13 maggio scorso con una novità. “Quest’anno, per la prima volta, all’esercitazione partecipano con personale e assetti anche l’Arma dei Carabinieri, il Corpo della Guardia di Finanza e l’agenzia Enav (Ente nazionale per l’aviazione al volo)”, spiegano ancora dal ministero. L’attività consiste “in operazioni al alta intensità in ambienti caratterizzati dalla minaccia cyber e chimico-biologica nonché radioattivo-nucleare”. Ancora dal sito governativo: “La presenza di questi nuovi ‘attori’ sta a dimostrare come la Difesa abbia l’obiettivo di raggiungere, attraverso l’addestramento congiunto di tutte le Forze Armate, una sinergia ed economie di risorse, affinando le capacità d’intervento in una cornice interforze ed inter-agenzia in contesti nazionali ed internazionali riuscendo allo stesso tempo a mettere in luce la capacità duale del comparto”.
Nulla è detto sul tipo di armamenti che saranno utilizzati. Né sulla quantità. Dal ministero precisano solo che la fase due di Js19 è programmata per novembre. Quella partita il 13 maggio si concluderà invece a fine mese.
