Scuole di italiano per stranieri unite per chiedere aiuto alla Regione e sopravvivere alla crisi da Covid 19. Motivo? L’utenza è straniera e, da marzo, il settore è stato pesantemente colpito dal lockdown. “Il nostro – spiegano gli istituti di Cagliari, Alghero, Pula, Oristano e Olbia– che fanno parte dell’associazione nazionale Licet – è uno dei settori più invisibili sui mezzi di comunicazione e nei piani di rilancio”.
Eppure, sottolineano, “costituiscono un’importante risorsa per la promozione non solo della lingua, ma anche della cultura, del turismo, del commercio. Vere e proprie ambasciatrici del nostro Paese offrono un osservatorio unico sulla Sardegna e ci restituiscono l’immagine che la nostra isola rappresenta nel mondo. Gli studenti delle scuole di italiano vengano da noi per motivi di studio, di lavoro o anche più semplicemente per imparare la nostra lingua. Occupano le nostre strutture ricettive, pernottano per soggiorni piuttosto lunghi. Il loro obiettivo è l’integrazione e l’arricchimento della propria identità”.
Per questo le scuole chiedono attenzione e aiuto. “Sostenere questa realtà significa – ribadiscono – sostenere un settore che impiega decine di persone e nel contempo contribuisce in modo eccezionale al rilancio dell’immagine della Sardegna in uno dei settori più rappresentativi del paese all’estero, il viaggio culturale”.