Italia-Spagna, i due volti della folla: rider fatto cadere e difeso dalla gente

Passa in mezzo alla folla con il suo scooter durante i festeggiamenti dopo Italia-Spagna, viene spinto e finisce a terra. Poi qualcuno gli sferra un calcio ma un gruppo di persone fa scudo aiutandolo a rialzarsi e proseguire il suo lavoro. Sono i due volti della folla cagliaritana che martedì notte si è ritrovata in piazza Yenne a Cagliari per celebrare l’arrivo degli azzurri in finale a Euro 2020.

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L’episodio spiacevole accaduto a un rider che passava sotto la statua di Carlo Felice proprio in quel momento è stato ripreso con uno smartphone, poi è stato pubblicato su Facebook dal giornalista Nicola Montisci facendo registrare migliaia di condivisioni.  “Un portapizze preso a schiaffi e fatto cadere in una via centrale di Cagliari. Lui lavorava mentre altri gioivano per la vittoria della nazionale. Tristezza e rabbia per questa scena. Non è stato l’unico gesto assurdo della notte scorsa o forse racconta qualcosa di più: l’assenza di qualsiasi rispetto per gli altri. Una piccola luce: quei pochi che lo hanno aiutato a ripartire. Ma per il resto non mi interessa cercare colpevoli: sento solo rabbia e tristezza”.

La vicenda rischia di finire al vaglio della Procura della Repubblica. Il Codacons annuncia, infatti, in una nota di voler presentare un esposto alla magistratura locale, chiedendo di aprire una inchiesta nei confronti degli aggressori per i reati di percosse e violenza privata. “Le immagini che circolano in queste ore sul web mostrano una scena disgustosa, dove un lavoratore diventa oggetto di una violenza senza senso da parte del branco – afferma il presidente Carlo Rienzi – Immagini che evidenziano in modo evidente veri e propri reati e gli autori degli illeciti, i quali dovranno ora rispondere dinanzi la legge dell’aggressione messa in atto”. “Chiediamo infatti alla Procura di Cagliari di sequestrare i filmati pubblicati in queste ore sul web ed identificare gli aggressori procedendo nei loro confronti per i possibili reati di percosse e violenza privata – prosegue Rienzi – Alla magistratura chiediamo anche di valutare possibili fattispecie sul fronte sanitario, considerato che tutti i partecipanti all’assembramento non indossavano le mascherine e non rispettavano le più basilari norme anti-Covid”. A.D

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