Italia Nostra contro ampliamento Rwm: ‘In piena emergenza vogliono allargarsi’

“Nonostante l’emergenza, la Rwm di Domusnovas-Iglesias non si arresta e prosegue anzi imperterrita nel suo programma di espansione dello stabilimento per poter raddoppiare la produzione di ordigni bellici come se niente stesse accadendo”. Italia Nostra denuncia che, nonostante mezzo mondo sia fermo per l’emergenza coronavirus, stia proseguendo l’iter per l’espansione della fabbrica che in queste settimane ha sospeso l’attività.

“Nella prima metà di marzo gli uffici del Suap del Comune di Iglesias sono stati più che mai attivi nell’istruire numerose pratiche relative all’ampliamento dello stabilimento di Domusnovas-Iglesias. La strategia è quella dello ‘spezzatino‘, ormai collaudata negli anni – denuncia l’associazione ambientalista -. Nei giorni scorsi Italia Nostra Sardegna ha informato gli enti interessati di volersi costituire nel procedimento amministrativo chiedendo di prendere visione dei relativi atti e alla conferenza di servizi di rigettare le nuove richieste per una serie di validi motivi”.

Questi, in sintesi, i punti critici dell’iter evidenziati da Italia Nostra: “L’assenza di una progettazione complessiva e di un Piano attuativo dell’intero ampliamento, un’alterazione irreversibile e paesaggisticamente non mitigabile del territorio tanto da fargli perdere del tutto il suo originario aspetto, un serio pericolo per la pubblica incolumità e per la salvaguardia dell’ecosistema in quanto stabilimento ad elevato rischio di incidente rilevante, si ritiene che sia oltremodo inopportuno in questa fase modificare un progetto impugnato davanti al Tar e la cui udienza è prevista a breve e – si conclude l’elenco – la Procura di Cagliari ha da tempo avviato delle indagini per verificare la sussistenza di eventuali reati nello ‘strano iter’ seguito nel rilascio delle numerose autorizzazioni per l’ampliamento dello stabilimento Rwm: ne abbiamo contate oltre 20“.

LEGGI ANCHE: Coronavirus, Rwm ferma la produzione: “Ridurre ulteriori rischi per il territorio”

“Appare veramente assurdo che nel pieno di una crisi epocale, che trova gli ospedali sardi sguarniti perfino delle mascherine per proteggere i medici che curano i contagiati in terapia intensiva e negli stessi ospedali e nelle case di cura la gente si ammala e muore – si legge nella nota di Italia Nostra Sardegna -, mentre tante aziende reinventano la loro produzione per adeguarla ai nuovi e più impellenti bisogni imposti da questa crisi sanitaria epocale, in Sardegna si prosegua imperterriti nell’ampliamento di una fabbrica al fine di incrementare la produzione di strumenti di distruzione e di morte, con il beneplacito di enti e amministrazioni locali e regionali.

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