Blitz, questa mattina, all’ospedale San Giuseppe di Isili da parte del presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra, dopo i tre morti, tutti uomini, per un virus che si è diffuso in corsia, nel reparto di Medicina. A procurare i decessi è stato il batterio Clostridium difficile. Perra ha parlato con il direttore sanitario della Asl 8 Ugo Storelli e con quello sanitario del San Giuseppe Federico Angelantoni.
Secondo Perra, “non c’è nessuna ragione perché né i pazienti né il personale dell’ospedale temano il contagio, visto che per vittime erano già in precarie condizioni di salute”. Il presidente della commissione ha anche chiesto informazioni sulla chiusura del reparto avvenuto lo scorso weekend e diretto da Giorgio Matzeu. “Mi risulta – ha continuato Perra – che ci sia stata una bonifica radicale. Attendiamo comunque i doverosi accertamenti disposti dalla Asl e dalla magistratura”. Intanto migliorano le condizioni della donna che aveva contratto il batterio fuori dalla struttura sanitaria, si è saputo adesso.
“Tutto questo allarmismo non esiste per le ragioni che ci hanno spiegato i direttori sanitari della Asl di Cagliari e dell’ospedale San Giuseppe di Isili. C’è stata una concatenazione di cause con la presenza del batterio in persone debilitate, ma non si può parlare di infezione allargata”. Lo detto all’ANSA, al termine del blitz nella struttura sanitaria Raimondo Perra (Psi), che rassicura così i cittadini, i pazienti e gli operatori sanitari di Isili dopo la morte di tre uomini. Gli anziani erano affetti da varie patologie, ma anche contagiati, durante la degenza in ospedale, da un’infezione provocata dal “Clostridium difficile”, un batterio che attacca l’intestino provocando debilitazione con febbre e dissenteria e sulla quale è stata aperta un’indagine. Perra, accompagnato dal sindaco di Isili, Orlando Caracangiu, ha visitato l’ospedale e ha incontrato il direttore sanitario della Asl, Ugo Storelli, il direttore sanitario del nosocomio, Ferdinando Angelantoni e il primario del reparto di Medicina, Giorgio Matzeu. Perra ha ascoltato la ricostruzione dei fatti da parte degli esperti. Secondo la ricostruzione il 16 giugno è scattato l’allarme per una sospetta infezione batteria e la direzione sanitaria ha attivato il protocollo internazionale bonificando le stanze con il Dex, a base di cloro. Nei giorni successivi il reparto è stato chiuso e i pazienti non dimessi sono stati trasferiti in chirurgia, mentre il reparto bonificato è stato riaperto dopo due giorni di chiusura alle 20 del 29 giugno. Riguardo ai tre casi, secondo quanto appreso, si tratta di pazienti che arrivano dai territori delle Asl di Nuoro e del Medio Campidano. Attualmente in quel reparto sono ricoverati 12 pazienti. A margine del sopralluogo il presidente Perra ha annunciato una prossima convocazione in Commissione dei sindaci del territorio per discutere sul futuro dell’ospedale di Isili.
L’inchiesta. Intanto proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri di Isili. Al momento non sarebbe stato accertato alcun nesso tra i decessi e l’infezione da batterio Clostridium difficile, come confermato ieri dai vertici della Asl 8, ma i militari stanno ancora completando le acquisizioni delle copie delle cartelle cliniche da inviare alla Procura di Cagliari. Non è escluso, dunque, che già dalle prossime ore arrivi l’apertura formale dell’inchiesta a seguito delle varie informative che i carabinieri stanno già preparando. Nessun ordine è ancora arrivato per eventuali esumazioni o autopsie, anche se è possibile che la Procura – una volta formalmente assegnato il fascicolo – possa muoversi in quella direzione. Si continua dunque a lavorare sulla morte dei tre anziani pazienti e sugli altri cinque casi di contagio da batterio riscontrati a Isoli in queste settimane: il 27 giugno il reparto di medicina era stato chiuso per due giorni per il riscontro di un focolaio dell’infezione.