“Ditemi dov’è che lo ammazzo”. Così un 34enne di Cagliari, noto alle forze dell’ordine, ha urlato ad alcuni migranti dopo aver fatto irruzione domenica in un centro di accoglienza di Pirri con in pugno un coltello con una lama di 30 centimetri e una pistola, risultata poi essere un giocattolo. Era alla ricerca di un nigeriano di 32 anni con il quale poche ore prima aveva avuto una discussione. Non trovandolo si è allontanato, ma oggi i carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile della Compagnia di Cagliari, coordinati dal tenente Stefano Martorana, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Pirri, lo hanno rintracciato e denunciato per minaccia aggravata, violazione di domicilio e porto abusivo di pistola e coltello. L’episodio è avvenuto di sera. Il 34enne ha fatto irruzione nel centro di accoglienza per richiedenti asilo: con fare minaccioso e violento, ha chiesto animatamente agli occupanti dell’immobile di trovare o indicare dove era nascosto il nigeriano con il quale voleva regolare i conti. L’immigrato fortunatamente non era in casa e a quel punto il 34enne si è allontanato. Sul posto, chiamati dagli stessi stranieri, sono subito arrivati i carabinieri che si sono messi alla ricerca del 34enne. Le indagini sono state anche facilitate dalla presenza di alcune telecamere nella zona che avevano ripreso il giovane mentre si allontanava. Una volta individuato è scattata la perquisizione personale e domiciliari che ha consentito di recuperare il coltello e la pistola, una 9 millimetri identica a quelle vere ma con la canna otturata (nella foto sotto). Sequestrati anche gli indumenti che indossava il giorno dell’aggressione. Sono in corso le indagini per individuare le ragioni del gesto.