Interrogatori serrati in caserma a Tempio Pausania per il massacro della famiglia Azzena. L’attenzione degli investigatori si è concentrata su quattro-cinque persone, sentite da diverse ore. Secondo alcune indiscrezioni trapelate, si tratta di compaesani che nelle ultime due settimane hanno avuto contatti con i coniugi uccisi, Giovanni Maria Azzena e la moglie Giulia Zanzani. Al momento non risultano provvedimenti di fermo.
Con il passare delle ore prende sempre più piede l’ipotesi che il triplice delitto sia direttamente legato a una vendetta nel mondo dell’usura, una vittima che forse ha deciso di farla pagare ai suoi “esattori”. Gli investigatori hanno già sequestrato le riprese delle telecamera presenti vicino all’abitazione e al negozio degli Azzena, alla ricerca di immagini dell’arrivo e della fuga dei killer.
Un lavoro non facile visto che sabato, sia di mattina che di pomeriggio, in cattedrale e in municipio, entrambi a pochi metri dal luogo della strage, sono stati celebrati due matrimoni e un ricevimento si è persino tenuto in un locale in via Villa Marina, sede della palazzina con il negozio e l’appartamento delle vittime.
“A un certo punto – raccontano i residenti – è stato chiesto di spegnere la musica perché accanto erano state uccise tre persone”. Gli assassini potrebbero quindi essere passati inosservati mischiandosi agli invitati dei due matrimoni che si trovavano in piazza, sfuggendo così ad una ogni possibile segnalazione. (ANSA)