Un impianto per il recupero di rifiuti speciali è stato sequestrato a Sassari. I sigilli sono scattati dopo un blitz dei carabinieri del Noe nello stabilimento della Viabila Srl nella zona industriale di Predda Niedda. La titolare, un’imprenditrice sassarese di 41 anni, è stata denunciata per reati ambientali.
Il sequestro è stato disposto dai giudici del tribunale di Sassari, su richiesta del pm Giovanni Porcheddu, e riguarda i macchinari dell’impianto di trattamento rifiuti assieme a un’area di circa 14mila metri quadrati. Secondo i riscontri dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico, guidati dal colonnello Giorgio Sanna, l’impianto era privo di un’autorizzazione riguardante lo scarico delle acque. I militari inoltre hanno accertato che le operazioni di recupero dei rifiuti speciali, tra i quali asfalto e bitume, provocavano inquinamento dell’aria. Una situazione nota da tempo anche gli abitanti e ai lavoratori della zona che a più riprese si erano rivolti al Comune di Sassari.