“Fra le cose che l’opinione pubblica ha capito o riscoperto nei giorni drammatici della pandemia c’è l’importanza vitale dell’informazione credibile, professionale e certificata”, comincia così il comunicato diffuso da Assostampa sarda e Ordine dei giornalisti della Sardegna, che si schierano con convinzione accanto ai colleghi dell’Ansa.
I redattori della più grande agenzia di stampa nazionale sono infatti impegnati in 48 ore di sciopero contro un piano di tagli che “oltre a colpire la redazione e i collaboratori rischia di pregiudicare quantità e qualità del flusso informativo. Un piano tanto meno accettabile nel momento in cui il governo trova le risorse per rinnovare le convenzioni con le agenzie di stampa”, scrivono le associazioni dei giornalisti.
“Il Covid-19 non deve diventare una via di uscita dai problemi dell’editoria di informazione, soprattutto se gli editori la immaginano lastricata dai sacrifici dei giornalisti e del giornalismo”.
“La redazione negli ultimi 15 anni ha subito progressivi tagli di organico e sacrifici economici che hanno compromesso il futuro dell’agenzia, rendendo così palese che l’assetto proprietario, immaginato 75 anni fa per garantire al Paese una fonte di notizie imparziale e indipendente, è ormai del tutto inadeguato ai tempi – scrivono i giornalisti dell’Ansa in un documento sindacale -. I giornalisti chiedono all’azienda un piano industriale e rivolgono un appello al Governo, al Parlamento, alla società civile e a tutte le forze democratiche, con cui proseguiranno un serrato confronto, perché facciano sentire la loro voce affinché si impediscano scelte che metterebbero a rischio uno dei principali pilastri del sistema informativo nazionale”.
Ai colleghi dell’Ansa della redazione Sardegna va la solidarietà della redazione di Sardinia Post.