Incidente Nuoro-Lanusei, giovane confessa davanti al Pm: “Ero io alla guida”

Ha deciso di assumersi le proprie responsabilità Antonio Pireddu, il 31enne di Orani che sabato mattina con la sua Fiat Alfa, mentre percorreva la statale 389 Nuoro-Lanusei ha provocato un’invasione di corsia andando ad impattare con la Renault Megane dei genitori di Sofia Noli, 11 mesi appena, morta all’ospedale dopo due notti di agonia.

Il giovane, che all’inizio aveva negato di essere alla guida dell’auto, versione confermata anche dal padre, ha chiesto di essere sentito questo pomeriggio dal Pm di Nuoro Andrea Schirra, titolare dell’inchiesta sul tragico scontro. Alle 15, accompagnato dal suo avvocato Francesco Carboni, si è presentato dal magistrato per confessare che il giorno dell’incidente al volante della vettura c’era lui. Pireddu dunque ha ritrattato e in due ore di interrogatorio ha spiegato al Pm che il padre non era con lui al momento dello schianto, ma sarebbe sopraggiunto soltanto dopo quando lui stesso lo ha chiamato al telefono.

Quanto alla dinamica dell’incidente, il giovane avrebbe messo agli atti che è stato un colpo di sonno, dopo una notte passata a divertirsi, a provocare l’invasione di corsia della sua Fiat Alfa che ha provocato l’impatto con la Megane, costato la vita alla piccola Sofia e in cui è rimasta ferita gravemente anche la mamma Anna Pes, più lievi invece le conseguenze riportate dal papà Antonio Noli. Pireddu, peraltro risultato positivo all’alcoltest, è ora indagato per omicidio colposo e suoi confronti potrebbe scattare presto dei provvedimenti: rischia dai tre ai 15 anni di carcere.

Leggi anche: Incidente Nuoro-Lanusei, una folla commossa a Orani per i funerali della piccola Sofia

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