Tutto ruota intorno alla figura del broker cagliaritano Santino Concu. A lui è riconducibile la barca a vela ‘Black Sam‘ su cui viaggiava il velista sardo Gaetano Mura. Il nome dell’uomo figura nelle carte della Procura di Bari che a disposto la confisca di beni per 20 milioni di euro nell’ambito di un’inchiesta sulle scommesse online illegali e l’imbarcazione, che ora si trova in un deposito australiano, è del broker sardo che ha patteggiato due anni di reclusione con pena sospesa.
Il gup Francesco Mattiace, che ha ratificato i patteggiamenti nei confronti di 14 imputati ed emesso la sentenza di condanna in abbreviato per altri due, ha disposto la confisca dei beni. Concu era stato uno dei principali sponsor del tentativo di Mura di fare il giro del mondo in solitaria. L’avventura si era interrotta, così come i rapporti tra i due. E ora il nome del velista di Cala Gonone viene tirato nuovamente in ballo per la confisca di quella barca. Ma il velista sardo è totalmenrte estraneo ai fatti.
Agli imputati sono stati confiscati imbarcazioni, immobili a Bari, Foggia e Londra, auto, moto, sale scommesse e 16 società con sede in Italia e all’estero, a Malta, Curacao, Isole Vergini e Seychelles. E, ancora, conti correnti, orologi (tra i quali 4 Rolex del valore di decine di migliaia di euro), gioielli con perle e brillanti, 50 borse di marche di lusso come Chanel, Hermes e Louis Vuitton.
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