Inchiesta per riciclaggio a Sassari, perquisite persone legate al cardinal Becciu

Una serie di perquisizioni sono scattate questa mattina nell’ambito di un’indagine per riciclaggio aperta dalla Procura di Sassari e relativa a fondi che dallo Ior e dalla Cei sarebbero finiti a Enti facenti capo a parenti e amici dell’ex sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana, il cardinale Angelo Becciu.

Le perquisizioni, eseguite dalla Guardia di finanza, sono scattate a Roma e a Ozieri, Pattada e Bono, in provincia di Sassari, nei confronti dei beneficiari dei fondi e di persone a loro collegate all’esito di una rogatoria in Vaticano.

“In nome e nell’interesse della Diocesi di Ozieri, rappresentata dal Vescovo Monsignor Corrado Melis, nel manifestare formale rispetto verso l’autorità giudiziaria procedente ma anche dolore e rammarico per un’iniziativa così incomprensibile e destabilizzante, si rappresenta che l’attività investigativa in corso appare prima facie infondata, consistendo in accertamenti peraltro eseguiti nello scorso mese di luglio a seguito di contestazioni già smentite sul piano contabile e documentale”.

Lo studio legale associato Luigi Pisanu-Ivano Iai, che cura gli interessi della Diocesi di Ozieri, oggetto delle perquisizioni di oggi disposte dalla Procura di Sassari. “Sarà dimostrata la piena legittimità dell’operato della Diocesi, della Caritas e della Spes, le cui finalità e concrete attività hanno esclusiva natura solidale e di carità istituzionalmente proprie di tali enti. Si riafferma per l’ennesima e, si confida, ultima occasione, che la Diocesi di Ozieri ha sempre operato nel rispetto delle finalità religiose e solidali anche sul piano economico, impegnando le proprie risorse nello spirito di interventi mai affrancati da comprovate situazioni di disagio individuale, familiare o lavorativo”.

“Nell’apprestare siffatti interventi – procedono i legali – la Diocesi che si identifica nell’operato della Caritas locale e, con essa, si avvale della preziosa collaborazione della cooperativa solidale senza fini di lucro Spes, suo concreto e reale braccio operativo, cui sono state destinate somme regolarmente documentate, contabilizzate e rendicontate nell’inequivocabile e incontestabile assenza di interferenze o condizionamenti da parte di alcuno, men che meno del Cardinale Angelo Becciu, del tutto estraneo alle iniziative dell’ente religioso”, concludono i legali.

“Siamo massimamente sereni. Il Cardinale, ancorché del tutto estrano alle iniziative ed alla gestione assunte dalla Diocesi e dagli enti assistenziali, ha sempre agito condividendone le finalità umanitarie perseguite meritoriamente nel tempo. Sulla scorta delle conclusioni degli investigatori vaticani – che riteniamo platealmente infondate – la Procura di Sassari ha assunto una iniziativa consequenziale, avente ad oggetto i medesimi fatti che, va ricordato, dovranno ancora essere esaminati dal Tribunale vaticano”. È quanto dichiarano all’Ansa gli avvocati Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, difensori del cardinale Angelo Becciu nel processo in corso in Vaticano sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato, in merito alle perquisizioni ordinate oggi dalla procura di Sassari.

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