“In questo ultimo anno ci siamo chiesti più volte se gli atti della commissione di inchiesta parlamentare sul Moby Prince fossero stati trasmessi alle procure di Livorno e Roma, e se le procure stesse avessero aperto fascicoli in tale senso. In seguito ad una richiesta specifica, per quanto riguarda la procura di Livorno, abbiamo avuto un riscontro positivo in occasione di un incontro” svolto il 17 dicembre, nel quale “dal colloquio, dai toni giustamente riservati, è emerso che le indagini, con tutta probabilità, verranno o sono già state riaperte, anche al fine di verificare ipotesi di reato ancora perseguibili”. Lo affermano Luchino Chessa, presidente dell’associazione 10 aprile-Familiari vittime Moby Onlus, e Loris Rispoli, presidente dell’Associazione 140.
“Come familiari delle vittime non possiamo che plaudire per la posizione del procuratore capo di Livorno Ettore Squillace Greco – sottolineano in una nota congiunta i due presidenti – che consideriamo un evidente e concreto passo in avanti, nella speranza per fare piena luce su quello che è accaduto la notte del 10 aprile, in attesa di avere giustizia per la sofferenza e la morte orrenda che hanno avuto i nostri cari”.