Inceneritore di Tossilo, incontro pubblico a Macomer con Todde. Le associazioni: “Coinvolgere le comunità locali”

La gestione dei rifiuti, il destino del termovalorizzatore di Tossilo e le prospettive di sviluppo dell’area industriale del Marghine saranno al centro di un importante incontro pubblico che si terrà giovedì 23 maggio alle ore 16:00 al Centro servizi culturali di Macomer. L’evento, dal titolo “Tossilo: quale futuro? Dialogo con le istituzioni e le comunità”, rappresenta un momento di ascolto e confronto promosso dall’associazione Nino Carrus, in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Marghine e le amministrazioni comunali di Macomer e Borore.

Ospite la presidente della Regione, Alessandra Todde, che ha scelto di essere presente per affrontare direttamente, insieme ai cittadini e agli amministratori locali, uno dei nodi più delicati e dibattuti del territorio: l’avvio del nuovo impianto di termovalorizzazione di Tossilo, in fase di collaudo dopo anni di lavori e investimenti. “La presenza della presidente Todde è un segnale politico importante – si legge in una nota dell’associazione -: dopo anni di silenzi e attese, la Regione apre finalmente un confronto diretto con le comunità del Marghine, che da troppo tempo chiedono risposte chiare e una visione condivisa per il futuro dell’area. Saranno presenti anche rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, oltre a tecnici e operatori del settore”.

L’incontro sarà moderato dal giornalista e attivista Gian Luca Atzori. I temi al centro del dibattito includeranno: lo stato dell’arte del termovalorizzatore, oggetto di un oneroso processo di ammodernamento (revamping); il ruolo strategico che l’impianto può assumere nel sistema regionale di gestione dei rifiuti; il rilancio dell’area industriale di Tossilo e il futuro del consorzio. L’associazione Nino Carrus, promotrice dell’iniziativa, ribadisce l’urgenza di riaprire il dibattito su un tema che coinvolge la salute, l’ambiente e lo sviluppo economico di un territorio strategico ma spesso dimenticato. “Serve trasparenza, responsabilità e coraggio politico – afferma Rosanna Carboni, presidente dell’associazione – per garantire che la gestione dei rifiuti e la valorizzazione dell’area industriale vadano nella direzione dell’innovazione e del coinvolgimento delle comunità locali”.

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