Incendio in una ditta di rifiuti a Sassari, colonna di fumo visibile per chilometri

Un vasto incendio è scoppiato nel primo pomeriggio nel capannone della Gesam, in località Truncu reale, alla periferia di Sassari. Per cause ancora da accertare, le fiamme si sono sviluppate all’interno dello stabilimento di smaltimento dei rifiuti, per poi propagarsi velocemente. Si è subito creata una gigantesca colonna di fumo, che ha destato preoccupazione tra gli abitanti di tutta la zona.

Sono subito giunti i vigili del fuoco, la polizia locale ed il Corpo forestale che sta intervenendo anche con il supporto di un elicottero proveniente dalla base operativa di Bosa. Sul posto, oltre a un dispiegamento ingente di uomini e mezzi, stanno operando due elicotteri antincendio della flotta del Corpo forestale e il Superpuma. Anche un Canadair è arrivato per dare manforte alle squadre a terra e ai mezzi aerei impiegati. Il sindaco di Sassari, Nanni Campus, si è recato sul posto insieme al comandante della polizia locale, Gianni Serra, per coordinare la macchina della Protezione civile. Ore impegnative anche per l’assessore comunale all’Ambiente, Antonello Sassu. “Sotto il profilo ambientale – dice all’Ansa – la situazione è preoccupante, nella struttura erano stipate tonnellate di plastica, e poi anche carta e alluminio. Tutta la macchina comunale è impegnata per fronteggiare l’emergenza”. Il sindaco della vicina Sennori, Nicola Sassu, ha lanciato sui social l’allarme alla propria comunità invitando i cittadini a tenere chiuse le finestre ed evitare le attività all’aperto. Invito alla prudenza sui social e finestre chiuse anche dal sindaco di Sorso, Fabrizio Demelas. La Romangia, infatti, si trova sulla direttrice su cui il vento sta disperdendo la nube scura, in direzione di Osilo.

Nel frattempo sono arrivati sul posto anche gli alti dirigenti del comando dei vigili del fuoco, dei carabinieri del Noe, e del Corpo forestale. Sul posto anche i tecnici dell’Arpas per valutare le azioni da intraprendere rispetto al rischio diossina, che si sta sprigionando nell’aria a causa della combustione dei rifiuti. “La colonna di fumo ora non si sta più dirigendo verso il territorio sassarese – fa sapere il Comune di Sassari -. Tuttavia, in via precauzionale, si consiglia di tenere chiuse le finestre in modo che eventuale diossina presente nell’aria (e che tende a depositarsi sulle superfici) non entri in casa. Se il fumo dovesse dirigersi verso le nostre borgate o il centro città allora verrebbe resa immediatamente esecutiva l’ordinanza che è già stata predisposta che chiederebbe di limitare le attività all’aperto, specie quelle ludiche, e ordinerebbe la chiusura delle finestre nelle abitazioni. La situazione è monitorata in loco dal sindaco e dalle forze dell’ordine e se sarà opportuno sarà immediatamente emesso il provvedimento e ne sarà data massima diffusione”.

Il sindaco ha firmato un’ordinanza in cui ordina ai cittadini di “limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludica sportiva” e di “mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti”. Le disposizioni sono valide “in attesa della redazione del modello di ricaduta degli inquinanti aereodispersi, e comunque per un periodo non superiore a 24 ore, in virtù del principio di precauzione, per i residenti nelle località di Bancali, Ottava, San Giovanni, Li punti e Sassari città, per un raggio di circa 6 chilometri dal luogo dell’incendio e comunque limitatamente al territorio di Sassari».

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