Incendi, 70 ettari in fumo a Mandas. Stato di calamità nell’Isola, allerta per rischio alto

Potrebbe avere mandato in fumo oltre 70 ettari l’incendio che ha devastato le campagne intorno a Mandas, nel Sud Sardegna. Sviluppatosi ieri pomeriggio il grosso rogo, spinto dal forte vento di maestrale, ha lambito il centro abitato, costringendo il sindaco Umberto Oppus, a fare evacuare una decina di case. Sfiorata anche l’area archeologica del villaggio romano villaggio romano di Santu Saturru. Dopo diversi lanci di estinguente dagli elicotteri e da due Canadair solo questa mattina la macchina antincendio regionale è riuscita ad avere la meglio sulle fiamme, completando la bonifica dopo le 12.

Nel frattempo la Giunta comunale ha già deliberato lo stato di calamità per gli incendi e lunedì 11, insieme con la relazione con una prima stima dei danni, sarà inviata alla Regione per avviare l’iter di riconoscimento dello stato di emergenza. “Attualmente, dalle verifiche fatte insieme con l’agenzia Forestas, sappiamo che le fiamme hanno percorso 5 chilometri dalla zona di Santa barbara sino al confine con il lago verso Siurgus Donigala – dice all’Ansa Oppus -. Fortunatamente abbiamo scongiurato problemi per le persone, ma diverse aziende agro-zootecniche hanno subito danni importanti con lecci e rovereti centenari andati in fumo”.

Intanto è ancora allerta incendi nell’Isola, che interessa la maggior parte dei territori della fascia occidentale. Secondo il bollettino diramato dalla Protezione civile regionale, lo stesso livello di rischio (codice arancione) è stato associato all’area di Cagliari, al Campidano, all’Oristanese, alla Planargia, Goceano a Sassarese, solo per citare le principali aree. Codice giallo, invece, per gli altri settori, inclusi Sulcis, parte dell’Iglesiente e del Linas, Montiferru, Planargia e Villanova.

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