Nuovo anno giudiziario: focus su terrorismo, servitù militari e Fluorsid

È il terrorismo islamico uno dei punti-chiave della relazione della nuova presidente di Corte d’Appello della Sardegna, Gemma Cucca, nel corso della relazione alla cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario nell’Isola. “È prossima alla conclusione l’indagine, svolta in collaborazione con altra Procura distrettuale e coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia, in ordine alla presunta esistenza di una struttura organizzata facente capo a cittadini medio orientali, il cui scopo è il reperimento in Europa di fondi destinati a finanziare la presenza armata di gruppi antigovernativi attivi in quell’area – ha annunciato la presidente Cucca – L’indagine ha richiesto anche una intensa attività di cooperazione internazionale: il capo dell’organizzazione risiede attualmente nel nord Europa ed è stato sottoposto a misura cautelare carceraria dalle autorità giudiziarie antiterrorismo del Paese di residenza anche grazie alle informazioni trasmesse dalla procura di Cagliari”.

Tra le attività citate in questo ambito anche il processo in corso in Corte d’Assise a Sassari ai presunti componenti della cellula olbiese di Al Qaeda. Nel bilancio del distretto la presidente Cucca ha sottolineato il massiccio impiego di giudici onorari nei tribunali sardi, il calo della criminalità minorile nel territorio, con fenomeni meno preoccupanti rispetto ad altre regioni, e la cronica carenza di magistrati e di personale nel comparto giustizia nell’Isola. “L’inasprimento delle pene – ha ricordato riferendosi al nuovo reato di omicidio stradale – non sembra aver svolto una efficace funzione deterrente”. Tra le contestazioni di questa fattispecie e quelle di lesioni gravi stradali si arriva a 74 casi nel 2017, leggermente superiori a quelli del periodo precedente quando la legge non esisteva ancora.

Migliora la situazione sulle richieste per i richiedenti asilo, in emergenza lo scorso anno e ora in miglioramento. In aumento anche i casi di bancarotta, 83 nuove iscrizioni contro le 72 dello scorso anno: nella relazione si parla anche di una indagine che vede interessata la società Stim spa “che vede coinvolta anche la Veneto Banca – si legge – con distrazioni, in sede di accertamento, nell’ordine di alcuni milioni di euro”.

Citate anche le inchieste per inquinamento sul poligono di Capo Teulada, con le bonifiche iniziate anche grazie all’intervento della magistratura, e quelle sulla Fluorsid. Infine il capitolo tagli ministeriali: si sono fatti sentire maggiormente a Cagliari con personale amministrativo ridotto da 204 a 197 unità. Per i magistrati restano vacati in Sardegna 21 posti tra Tribunali, Corte d’Appello e Procura generale, mentre 11 sono quelli in meno nelle sette Procure isolane.

“È complicato rispettare i termini delle indagini in tutti i procedimenti”. Punta dritta alle carenze di organico la relazione del procuratore generale di Sassari, Maria Gabriella Pintus, chiamata a rappresentare alla cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario della Sardegna i
magistrati inquirenti del distretto, dopo il trasferimento a Catania del procuratore di Cagliari Roberto Saieva. “Negli uffici requirenti sardi – aggiunge – soprattutto per quanto concerne Nuoro, Tempio Pausania e Lanusei si creano ciclicamente dei vuoti nell’organico che incidono poi pesantemente sull’andamento dell’ufficio”. Nel corso del primo semestre del 2017 si è creata una scopertura del 75% della procura di Tempio: con il trasferimento del procuratore si è sopperito con due magistrati in applicazione.
I reati legati agli stupefacenti sono sempre al vertice della classifica dei fascicoli aperti. “La Sardegna continua a essere nodo di importanti traffici internazionali – ricorda Pintus –
per i legami con gruppi delinquenziali facenti capo all’ndrangheta, alla camorra e a clan albanesi in Lombardia”.

Nel circondario di Cagliari sono in crescita i reati di stalking. Alla cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario ha partecipato per il Consiglio superiore della magistratura il consigliere sardo Luca Forteleoni che ha sottolineato l’impegno del Csm per ridurre i tempi di copertura degli organici.
Per il ministero della Giustizia era presente il direttore generale Francesco Cottone, mentre per gli avvocati è intervenuto il presidente del consiglio dell’ordine di Cagliari, Aldo Luchi.

 

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