Inaugura il campus a Cagliari, gli studenti: “Pochi posti letto, rimane problema caro-affitti”

Presidio e bandiere degli studenti contro il caro-affitti in occasione dell’inaugurazione del campus universitario di viale La Playa. La decisione di fare sentire anche la voce degli universitari è nata nel corso di un’assemblea al Magistero lo scorso 25 maggio. “Obiettivo 2.770 posti letto entro il 2025? – si legge in un una nota di Unicaralis -, sono stati impiegati 20 anni per costruire il campus di Viale la Playa. Un obiettivo che rimane ben lontano: ci sono ora 400 nuovi posti letto. Secondo questi obiettivi, sono previsti 2300 posti in più in poco più di un anno. Una stima che, visto l’andamento degli ultimi 20 anni, ci appare quantomeno irrealistica, e quasi un insulto nei confronti delle migliaia di studenti che necessitano di sussidi universitari per continuare il proprio percorso di studi”.

Morale della favola: gli studenti universitari cagliaritani – questo il messaggio lanciato dai ragazzi – dovranno fare i conti con i costi delle case a Cagliari. Presente anche una delegazione di Cgil. “Il tema del caro-affitti per gli universitari – scrive in una nota la segreteria della Camera del lavoro di Cagliari – si inserisce nel più ampio quadro della precarietà abitativa che purtroppo coinvolge sempre più persone ed è legata all’aumento delle povertà, alla riduzione del potere d’acquisto dei salari e alla generale fase di crisi che stiamo vivendo”. La Cgil di Cagliari sottolinea che l’offerta di alloggi studenteschi e la quantità di contributi messa a disposizione dall’Ente regionale per il diritto allo studio universitario è ben lontana dal coprire l’intero fabbisogno. Il sindacato chiede che il fondo contributi sia incrementato e che si acceleri la ristrutturazione delle case dello studente. La Camera del lavoro metropolitana Cgil di Cagliari insieme al Sunia e Federconsumatori annuncia anche che elaborerà una piattaforma per il diritto alla casa rivolta alle istituzioni locali e regionali, per contrastare la precarietà abitativa, per rispondere ai bisogni emergenti e contribuire a politiche locali ispirate da criteri di sostenibilità sociale.


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