In Sardegna è emergenza truffe online: dai falsi sms alle assicurazioni virtuali

Il lockdown, la permanenza forzata in casa legata alla pandemia ha spinto sempre più persone verso gli acquisti online,  ma anche verso la ricerca di affari vantaggiosi sulle varie piattaforme presenti sul web.  Il commercio elettronico legato, a volte, all’impossibilità di recarsi nei vari uffici bancari o postali ha indirizzato ormai tutti all’utilizzo dell’home banking, delle app degli istituti di credito per eseguire velocemente qualsiasi operazione.

Due ‘mondi’ paralleli, il commercio elettronico e le operazioni bancarie online, che ormai hanno definitivamente preso piede, ma che nascondono numerose insidie. Lo sanno bene i truffatori o i criminali informatici che architettano ogni giorno nuovi stratagemmi per ripulire conti correnti o rubare denaro alle vittime. Anche in Sardegna, negli ultimi, mesi le truffe online sono notevolmente aumentate. Da nord a sud dell’isola sono tantissime le persone che cadono nella rete dei truffatori comprando in rete, oppure rispondendo a una mail. Le forze dell’ordine hanno denunciato moltissimi truffatori e mantengono alta la guardia. Come gli agenti della Quarta Sezione della Squadra Mobile di Cagliari che ha in piedi diverse attività di indagine e che nei mesi scorsi hanno individuato e denunciato i responsabili dei raggiri. Ma i poliziotti chiedono ai cittadini di prestare massima attenzione ricordando che “nessuno può ritenersi al di fuori delle mire degli autori di questi reati, poiché il target ai quali si rivolgono è allargato alle persone di ogni età, estrazione sociale e cultura. Si tratta di reati insidiosi che si adattano, nel loro realizzarsi, al profilo della potenziale vittima per ottenere la sua fiducia ed arrivare in modo subdolo allo scopo”. Proprio la Questura dalla Questura di Cagliari arriva un elenco dettagliato delle truffe e nei raggiri più comuni e diffusi.

Sms phishing

La vittima riceve un sms dalla propria banca nel quale viene richiesto di mettere in sicurezza il conto corrente a seguito di una tentata violazione. I truffatori forniscono un link per eseguire la procedura. La vittima si collega al sito indicato inserendo le credenziali di accesso all’home banking. I truffatori, avuto accesso al conto, contattano telefonicamente la vittima fingendosi funzionari della banca, chiededole di inserire alcuni codci che loro stessi hanno inviato.In realtà sono le autorizzazioni per effettuare bonifici bancari o prelievi e gli prosciugano il conto.

Sms phishing con sim swap

È una variante della ‘Sms phishing’ con la differenza che i truffatori invece di contattare telefonicamente il malcapitato effettuano con documenti falsi la portabilità del numero di telefono della vittima a quel punto scaricano l’app della banca e chiedono nuovi codici di accesso. Ottenuti i permessi, prosciugano il conto corrente.

Sms phishing con carta di credito

Il truffatore invia un sms inducendo in errore la vittima, facendogli inserire su un sito appositamente progettato i dati della carta di credito, una volta acquisiti vengono utilizzati per effettuare acquisti sul dark web.

La truffa dell’assicurazione

I truffatori creano dei siti pubblicizzando assicurazioni Rca a prezzi concorrenziali, svolgono tutta l’attività finalizzata al rilascio della polizza, ma una volta ricevuto il pagamento si rendono irreperibili non attivando alcuna polizza. “Il sito – spiegano dalla polizia – dopo qualche settimana viene oscurato dopo aver raccolto una considerevole quantità di denaro”.

Truffa al bancomat

La vittima, dopo aver inserito un annuncio in un portale di e-commerce, viene contattata da un sedicente acquirente che si mostra interessato all’acquisto. Chiede alla vittima di recarsi ad uno sportello bancomat sostenendo di volergli inviare il denaro tramite una ricarica, seguendo passo passo l’operazione. In realtà il raggirato invece di ricevere una ricarica per il pagamento della merce venduta, ne effettua una sul conto del truffatore.

Trading online

Tramite pubblicità telefonica o su social network i truffatori promettono grossi guadagni derivati da investimenti (azionari, in criptovaluta, ecc.), ricevono il denaro dalle vittime fingendo per mesi il buon andamento dell’investimento, ma dopo aver raccolto più denaro possibile si rendono irreperibili.

Sex estortion

La vittima viene adescata tramite chat sui social network e viene ripresa in atti sessuali. Il malvivente successivamente minaccia la diffusione del video (principalmente rivolta ad amici e parenti) qualora non riceva una somma di denaro adeguata ad evitarla.

Truffa nigeriana

Il truffatore si finge un ricco personaggio (sceicco, medico, militare o leder politico) e adesca la vittima. Racconta di possedere grosse somme di denaro o di metalli preziosi che non può esportare senza un aiuto esterno, aiuto che viene richiesto alla vittima. “Ho bisogno di una piccola somma per sdoganare questo denaro”, dicono i criminali informatici. Ricevuta la prima somma di denaro, i truffatori chiedono alla vittima altri soldi per risolvere ulteriori problemi che bloccano le operazioni. Il raggiro continua fino a quando la vittima non si rende conto di essere caduta nella rete e denuncia.

“La Polizia di Stato – spiegano dalla Questura di Cagliari –  invita tutti a non abbassare mai la guardia e a chiedere aiuto chiamando il 113 e comunque rivolgendosi alle Forze dell’Ordine non solo nel caso in cui ci si imbatta in un tentativo di truffa o ci si accorga di esserne stati vittima, ma anche in caso di qualsiasi dubbio o solo per chiedere un informazione o un consiglio”.

 

Ma.Sc.

 

 

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