Aumentano in Sardegna le violenze e i delitti di genere, i reati legati ai traffici di droga, ma diminuiscono quelli contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio, come furti e scippo, probabilmente a causa anche delle restrizioni legate al Covid.
La fotografia sullo stato della giustizia isolana è stato fatta nella sua relazione dalla presidente della Corte d’appello di Cagliari, Gemma Cucca, nella cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario.
Dopo il lockdown per il Covid, lo scorso anno è stato segnato dalla ripartenza della macchina giudiziaria che ha dovuto tenere conto delle nuove norme. “Le note e gravi carenze dell’organico amministrativo – ha detto la presidente – sono sempre più accentuate, soprattutto a causa del gran numero di pensionamenti anche per il grave disagio vissuto per troppo tempo all’interno degli uffici”.
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A questi si devono aggiungere anche i deficit di organico tra i magistrati. Flessione nelle iscrizioni dei procedimenti sono poi state segnalate dalla Procuratrice generale Maria Gabriella Pintus che si è apertamente complimentata con magistrati e con l’arma dei carabinieri per la recente cattura di Graziano Mesina, latitante dopo una condanna definitiva a trent’anni.