E’ ancora ricoverata con prognosi riservata la piccola di 10 mesi, di Olbia, colpita da sepsi meningococcica. Il prof. Paolo Castiglia, ordinario di Igiene e medicina preventiva dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari e componente del board Vaccini della Società italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica, questa mattina ha dichiarato che “non si può e non si deve più rischiare di morire di meningite, le armi a disposizione non mancano”.
Secondo il medico “serve l’impegno comune di famiglie, classe medica e istituzioni per sviluppare una cultura delle vaccinazioni che ancora oggi trova resistenze. La rapidità diagnostica attraverso la biologia molecolare e la tempestività delle terapie antibiotiche contro i primi sintomi non possono ancora scongiurare la progressione della patologia, talvolta precipitosa”.
Occorre dunque una più diffusa cultura della prevenzione attraverso i vaccini: “Sono lo strumento che ha consentito l’eradicazione del vaiolo e l’eliminazione di altre temibili malattie che nel secolo scorso hanno causato milioni di vittime e costituiscono una minaccia per la salute”.