Il 2024 in Gallura ha visto un incremento significativo delle espressioni di volontà per la donazione di organi, segno di una crescente sensibilità della comunità verso questo tema cruciale. Secondo i dati diffusi dall’unità operativa di Anestesia e rianimazione della Asl Gallura, nel presidio ospedaliero di Olbia si è registrato un aumento del consenso alla donazione in sette degli undici casi di accertamento di morte, mentre l’anno precedente i consensi erano stati soltanto due su sei.
La tendenza positiva prosegue anche nel 2025: nel mese di gennaio, due ulteriori consensi sono stati raccolti all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. “La cultura della donazione sta penetrando sempre di più in questo territorio – ha affermato il dottor Roberto Passaro, direttore dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione – grazie all’impegno delle istituzioni e degli operatori sanitari”. Passaro ha sottolineato l’importanza di questo cambiamento culturale, che sta portando un numero sempre maggiore di cittadini a dare il proprio consenso alla donazione, contribuendo a salvare vite.
Un ruolo cruciale è svolto dai familiari dei donatori. “Il grazie più grande va a loro – ha dichiarato la dottoressa Fabienne Fonnesu, coordinatrice locale dei prelievi – perché, nonostante il dolore della perdita, non esitano ad autorizzare la donazione degli organi. Questa scelta può alleviare la sofferenza e dare un nuovo futuro a chi ne ha bisogno”.
La collaborazione tra le diverse unità operative dell’ospedale di Olbia e il supporto delle équipe multidisciplinari di altre strutture regionali e nazionali sono essenziali per il buon funzionamento del programma di donazione. Il direttore sanitario della Asl Gallura, Raffaele De Fazio, ha espresso soddisfazione per l’efficacia del lavoro di squadra, sottolineando l’importanza della sinergia tra i vari professionisti per salvare più vite possibili.