Oltre 700 partecipanti riuniti ieri a Terralba per la 37° Marcia della pace, promossa dalla Caritas Sardegna, dalla Caritas diocesana di Ales-Terralba, insieme al CSV Sardegna Solidale, all’Unità Pastorale di Terralba e al Comune di Terralba. Sindaci del territorio, consiglieri regionali, Caritas diocesane, mondo del volontariato, realtà ecclesiali e non, tra cui Azione cattolica, diversi gruppi parrocchiali e giovani degli oratori.
La fiaccolata silenziosa è partita da piazza San Ciriaco per arrivare alla Chiesa di San Pietro, dove si è svolta la Veglia di preghiera presieduta dal vescovo monsignor Roberto Carboni: «Una voce – ha detto – che vuole innalzarsi in questo periodo di difficoltà, guerra, conflitto per chiedere soprattutto con la preghiera al Signore la pace, ma anche per far sentire che la gente desidera la pace, perché come dice il Papa con la pace tutto si può costruire, mentre la guerra produce solo macerie, dolore, ferite e morte. Tutti dobbiamo impegnarci, nessuno può dire: “non mi interessa, è qualcosa che riguarda gli altri o solo i potenti”».
«Lo facciamo non solo aiutando le persone là dove si trovano ma anche cercando di costruire il senso della fraternità tra di noi e formando le coscienze a un’attenzione maggiore a questi temi», ha commentato il direttore della Caritas diocesana e delegato regionale Caritas don Marco Statzu.