Sanità sarda sempre più nell’occhio del ciclone e nuovi sviluppi in seguito all’incontro tra l’assessore alla Sanità, Carlo Doria, e i rappresentanti dei medici di medicina generale, dopo che questi ultimi si erano detti contrati all’ipotesi del sindacato Snami di una deroga al tetto massimo di assistiti, da 1500 a 1800.
All’incontro si è appreso che sono ben 118 le sedi disagiate in Sardegna dove si fa più sentire la carenza di medici di famiglia. Doria ha così annunciato: “Abbiamo condiviso di deliberare l’elenco dei Comuni disagiati (85) e disagiatissimi (33) anche in funzione delle carenze nella presenza dei medici di medicina generale, per riconoscere un’indennità stipendiale compensativa a tutti quei professionisti che hanno scelto o sceglieranno di ricoprire incarichi in quelle sedi. Abbiamo inoltre approvato l’elenco delle sedi carenti del 2022, che ci consentirà quindi di procedere in tempi stretti alla pubblicazione del bando regionale“.
Durante la riunione si è cercato anche un rimedio al problema della burocrazia, che “distrae almeno il 30 per cento del tempo del medico. Per venire incontro a questa esigenza attiveremo in ogni distretto uno Sportello unico per la semplificazione che contribuirà a gestire una buona parte delle pratiche amministrative sanitarie. In questo modo ridurremo le incombenze in capo ai medici di medicina generale che potranno quindi dedicarsi maggiormente all’assistenza in senso stretto”, ha concluso l’assessore.