Impresario ucciso, l’arrestato resta in silenzio davanti al Gip

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 76enne Luigi Piras, interrogato oggi dal Gip del Tribunale di Cagliari che ha convalidato il suo arresto con l’accusa di omicidio volontario: per il pm, Gaetano Porcu e per gli investigatori della Squadra Mobile avrebbe ucciso dopo una lite Antonio Pisu, impresario edile di 79 anni, per una disputa legata alla vendita della mansarda dell’immobile nel quale entrambi vivevano.

Difeso dall’avvocato Marco Secci, il pensionato è comparso davanti al giudice Giuseppe Pintori per l’interrogatorio di garanzia dopo il fermo disposto dal pm Porcu. Nel frattempo il magistrato inquirente ha formulato l’imputazione, non contestando l’aggravante della premeditazione. Ora il gip del Tribunale avrà cinque giorni per decidere quale misura cautelare applicare nei confronti dell’uomo.

È accusato di aver sparato contro il padrone di casa con cui da anni era sorto un contenzioso. Da una parte l’indagato voleva comprare la mansarda nella quale abitava. Per acquistarla aveva anche versato una caparra, ma l’immobile sarebbe stato in parte abusivo e dunque la vendita era saltata. Dall’altra, invece, l’impresario e padrone di casa riteneva che il presunto omicida occupasse il locale ormai abusivamente perché da anni non pagava l’affitto. Sulla restituzione della caparra sarebbe nato il litigio che poi è degenerato.

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