Nuovi sviluppi nelle indagini sul tentato omicidio avvenuto a Simaxis il 19 dicembre dello scorso anno in cui fu ferito a colpi di fucile Davide Desogus, 28 anni, personaggio già noto alle forze dell’ordine. Dopo l’arresto nel maggio scorso di Francesco Nicolò Mascia, 27 anni di Uras e Stefano Corrias, 37 anni di Villanova Tulo, accusati di “rapina aggravata, traffico di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi da sparo, tentato omicidio e lesioni gravissime”, adesso ai domiciliari con braccialetto elettronico è finito anche lo stesso Davide Desogus. Secondo i carabinieri dietro il ferimento si nascondeva una compravendita di cocaina.
Nel luogo dell’agguato, infatti, i carabinieri recuperarono poco più di un chilo di droga. Scattarono immediatamente le indagini che hanno permesso di “acclarare che quella sera il giovane ferito è stato bersaglio di un gruppo di fuoco e che la contesa era incentrata su cessione di soldi e droga”, spiegano in una nota i carabinieri.
Secondo quanto accertato dagli investigatori “il giovane vittima dell’agguato era il reale detentore di circa 2 kg di cocaina da cedere, sotto corrispettivo in denaro, agli aggressori che causarono il suo ferimento sparandogli con un fucile allo scopo di rapinarlo della sostanza stupefacente riuscendo ad appropriarsi di parte di essa”. Al 28enne viene anche contestato il possesso di una pistola usata “sparando ad altezza uomo e colpendo il lunotto dell’auto degli aggressori in fuga”.
Nel corso dell’operazione i militari hanno eseguito anche delle perquisizioni che hanno permesso di recuperare una rilevante quantità di cannabis, bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento e un petardo ad alto potenziale.