Il Sulcis si prepara alla grande manifestazione di sabato mattina a Iglesias contro il piano di riorganizzazione degli ospedali, proposto dalla Regione sarda con la delibera n. 38/12 del 28 luglio 2015. Il ritrovo è nel Parco delle Rimembranze antistante il cimitero. Lo “sciopero generale” è stato promosso dal “Comitato per la salute” del Sulcis Iglesiente, composto da associazioni di volontariato e comuni cittadini. Con questa mobilitazione di massa intende ottenere la modifica della delibera regionale con l’immediato ripristino dei servizi sanitari negli ospedali di Iglesias mantenendo i dimensionamenti attuali.
I dubbi e le perplessità sugli “stravolgimenti” dei servizi sanitari del territorio hanno fatto salire alle stelle la temperatura negli incontri e dibattiti che si sono svolti in questa estate già di per sé molto calda. Infatti il commissario straordinario della Asl 7 Antonio Onnis, forte della delibera regionale, ha messo in campo decisioni fortemente contestate dai cittadini e dal personale sanitario. Come il trasferimento in piena estate di tutto il reparto di ostetricia e ginecologia dall’ospedale S.Barbara di Iglesias all’ospedale Sirai di Carbonia con la motivazione di poter far fruire le ferie al personale dipendente e con l’impegno che dopo un mese tutto sarebbe tornato come prima. Purtroppo però i locali che ospitavano questo reparto al S.Barbara sono ancora desolatamente vuoti.
Ma le rivendicazioni non si limitano a questo. Viene anche chiesto che gli ospedali di Iglesias e di Carbonia abbiano pari dignità e livello mantenendo i posti letto attuali (sono circa 150 quelli che dovrebbero essere tagliati). L’associazione “Amici della vita” ritiene che “il progressivo ridimensionamento in atto già da alcuni decenni nel Sulcis, con la perdita dell’ospedale pediatrico F.lli Crobu con la chirurgia pediatrica e il declassamento dell’ospedale CTO specializzato in ortopedia, entrambi a respiro regionale, porterà inevitabilmente all’aumento della mobilità passiva verso altre regioni e altre Asl, polarizzando i servizi sanitari su Cagliari e Sassari a discapito delle periferie, anche se ricche di storia, talenti e progettualità. E’ stato anche presentato il “Progetto Sanità Sulcis”, aggiunge Giorgio Madeddu, redatto in collaborazione con l’Ordine dei Medici della provincia di Cagliari e il medico nefrologo Antonio Barracca, “che mette in primo piano la premura e la cura per la vita debole”. La denuncia del comitato va anche oltre. “Che fine faranno tutti i soldi spesi al CTO, che peraltro è ancora da ultimare?”, si chiede Miriam Cabras dell’associazione Pollicino. Anche Alberto Cacciarru, consigliere comunale dei Comunisti Italiani, contesta fortemente la delibera: “Faremo le barricate se le nostre motivazioni non verranno ascoltate. In questo momento, comunque, è prioritario riportare l’Ostetricia al S.Barbara. Da qui la decisione dell’intero consiglio comunale e del Comitato per la salute di rivolgere le proprie istanze direttamente all’assessore regionale Luigi Arru. E questa sera alle 18, accogliendo la richiesta formulata da consiglieri comunali, sindacati e cittadini, l’assessore regionale alla Sanità incontrerà la popolazione a Iglesias, presso il Centro culturale. Sarà l’occasione per approfondire e chiarire dubbi e perplessità, e fare proposte, sulla complicata riforma della rete ospedaliera isolana e sulla delibera n. 38/12 che, va ricordato, non è ancora legge. Quindi ancora suscettibile di modifiche e perfezionamenti.
Carlo Martinelli