C’è anche il sardo Franco Siddi tra i sette componenti del consiglio di amministrazione della Rai, eletti oggi dal Comitato di vigilanza. Siddi, indicato dal Partito democratico, è stato fino al gennaio scorso segretario generale della Fnsi, il sindacato dei giornalisti, ruolo che ha ricoperto a partire dal 2007. Nato a Samassi nel 1953, è un giornalista della Nuova Sardegna, del gruppo Finegil – L’Espresso, dove è approdato dopo aver lavorato per Unione Sarda e per il periodico delle Acli Lavoratore sardo.
Emozionato e sorpreso, perché dice di averlo saputo solo poco prima del voto, Franco Siddi ha parlato al telefono con l’Ansa, subito dopo la scelta del suo nome nel Cda della Rai da parte della Vigilanza. È stato votato dal Pd ma anche dal centro, ed ha ottenuto cinque voti. ”Mi fa piacere, sono stato votato dal parlamento, e questo è sempre un onore”, dice Siddi. ”Credo di essermi speso in tutta la mia vita di impegno sociale, per promuovere e riqualificare il valore della Rai, per il suo rinnovamento, e la valorizzazione delle professionalità, soprattutto quelle interne”, aggiunge Siddi. ”Ho chiesto più volte che fosse una vera azienda, perchè è la principale azienda culturale italiana. Ora ci aspettiamo la riforma generale, il percorso è avviato. Mentre parlamento e governo completano il loro lavoro, ci deve essere – è il nostro compito – una transizione comunque fortemente proiettata sul rinnovamento”.
La commissione di Vigilanza ha eletto in CdA anche Carlo Freccero, indicato dal Movimento 5 Stelle, Paolo Messa, Rita Borioni, Guelfo Guelfi, Arturo Diaconale e Giancarlo Mazzuca.