Il Sardegna Pride nella Riviera del Corallo, attesi migliaia di turisti ad Alghero

il 28 giugno la manifestazione per i diritti civili.

Era il 28 giugno del 1969 quando per la prima volta gay, lesbiche e trans si rivoltarono alla polizia e lanciarono le basi per la nascita del movimento di liberazione omosessuale. A 45 anni di distanza da quel giorno anche l’isola si prepara a scendere di nuovo in piazza per i diritti di gay, lesbiche e trans: sabato 28 giugno la festa del Sardegna Pride, alla sua seconda edizione dopo l’evento 2013 a Cagliari, sarà ospitata sul lungomare di Alghero.

Il corteo attraverserà le principali vie della città, costeggiando le spiagge algheresi di Maria Pia e del Lido, per concludersi al porto dove avrà luogo il concerto-spettacolo di chiusura del Pride.

Il percorso di quest’anno sulla lotta alla discriminazione e l’approfondimento delle tematiche legate ai diritti civili inizierà il 17 maggio, giornata mondiale contro l’omofobia: da qui prenderà il via la Queeresima, ovvero quaranta giorni di iniziative, incontri, mostre, rassegne di cinema e teatro e spettacoli sul tema dei diritti civili e della lotta contro l’omofobia. La Queeresima approderà poi ad Alghero con una settimana di appuntamenti che avranno in chiusura il corteo del Sardegna Pride.

Il tema scelto per l’edizione 2014 è “Sessualità, sessuofobia, omofobia”, senza dimenticare altre tematiche come le famiglie gay e lesbiche, l’omogenitorialità, il bullismo e la formazione ad una cultura del rispetto e della differenza.

“Crediamo che il Sardegna Pride e tutte le manifestazioni correlate siano iniziative importanti per la crescita sociale e culturale del territorio” – sostiene Massimo Mele, portavoce del Mos – siamo convinti che la maggior parte delle critiche arrivino da chi non è mai stato a un evento del genere. Già da qualche anno con il coordinamento isolano avevamo pensato che il Pride sarebbe dovuto essere itinerante, e dopo una prima bellissima edizione a Cagliari abbiamo pensato che Alghero fosse il posto ideale per il secondo appuntamento. Di sicuro l’evento avrà anche un buon impatto sul turismo, anche per questo stiamo trattando con le compagnie aeree e marittime, le agenzie di viaggio e le associazioni che si occupano di turismo nella Riviera del Corallo”.

La manifestazione è organizzata dal Movimento Omosessuale Sardo di Sassari ed è promossa dal coordinamento delle realtà LGBTQ sarde, nato nel 2012, di cui fanno parte, oltre al MOS, l’ARC di Cagliari, organizzatore del Sardegna Pride del 2013 ospitato a Cagliari, e le associazioni Famiglia Arcobaleno di Cagliari, Pandela Transgender Sassari e il Colletivu S’Ata Areste del centro Sardegna, insieme ad un nutrito gruppo di associazioni, movimenti, partiti e sindacati provenienti da tutta la Sardegna.

Francesca Mulas 

(in foto, il Sardegna Pride 2013 al Poetto di Cagliari)

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