Dopo un anno di pausa torna il Sardegna Pride. Questa volta diviso tra sud e nord dell’Isola per evitare assembramenti. Due gli appuntamenti di sabato 10 luglio: a Cagliari in piazza del Carmine alle 16 e a Sassari ai Giardini pubblici alle 18.30. Manifestazioni senza i carri degli anni scorsi: sarà un Pride ecologico con mascherina e distanziamento, assicurano gli organizzatori.
A Cagliari ci sarà la sfilata dei cuori con una invasione di colori, cartelli e canzoni. A Sassari invece, corteo con biciclette e monopattini. Ma potrà partecipare anche chi non ha nè l’uno nè l’altro, perchè c’è la possibilità di andare a piedi. Il motto di quest’anno è “Fuori dal binario”. Con un richiamo al Fuori, il Fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano nato a Torino negli anni Settanta e un no al “binarismo” di genere.
Concetto riassunto dal “+” che accompagna la grafica di quest’anno: Lgbt+ indica la varietà senza confini del movimento che comprende lesbiche, gay, bisessuali, transgender, intersex, asessuali, pansessuali, genderfluid e eterosessuali. I temi. Oltre alle rivendicazioni leit motiv delle passate edizioni, l’urgenza è quella dell’immediata approvazione del ddl Zan, il disegno di legge sui crimini di odio motivati dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere, dal sesso, dal genere e dalla disabilità che anche in questi giorni sta facendo discutere e dividere la politica italiana.